Richiesta di Consulto Medico su fibrosi peniena
Gentilissimo dottore sono un ragazzo di 35 anni. Circa 5 anni fa ho iniziato a soffrire di una strana forma di disfunzione erettile con difficolta al mantenimento dell’ erezione, ero iperteso ed assumevo betabloccanti piu’ ace inibitori. L’ andrologo cui mi rivolsi mi sottopose ad ecodoppler dinamico ed ebbi uno sfortunato episodio di priapismo della durata di 9 ore. L’ andrologo non mi aveva avvisato dell consegueze. L’ ecografia era regolare sia per quanto riguarda le strutture sia per la risposta erettile ma il priapismo ha lasciato dei danni : una fibrosi di tipo diffuso………
…….Le erezioni da quel giorno sono diventate dolorosissime e nonostante abbia tentato per 3 anni di curarmi rivolgendomi a diversi specialisti la situazione e ‘ peggiorata: le terapie inizialemente sono state tutte orali basate sull’ utilizzo dei seguenti farmaci: tradamix, vitamina e, propoli, propolberry, ginko, trental, bromelina carnitina cialis pomata dicloreum. Poi sono passato a terapie fisiche quali onde d’ urto ma senza risultato. Mi sono ammalato due anni fa di cardiomiopatia dilatativa con fe passata dal 25% al 40%. Ed eseguo la seguente terapia : lasix, cardicor, corlentor, norvasc, coumadin, triatec. Il recupero della f.e mi ha permesso di recuperare l’ erezione spontanea comunque difficile da mantenere. Ma la situazione peniena attuale e’disastrosa.
Ho perso circa 3 cm di lunghezza ho sviluppato una curvatura di 40 gradi ed ho dei restringimenti sotto il glande e alla base. La circonferenza si e’ anche ridotta. Nonostante sia ancora presente l’ erezione ho dolore fortissimo ad ogni minima variazione dimensionale dell’ organo e sopratutto in massima erezione che comunque non si mantiene. Al termine il pene e dolorante rigido e si torce anche in flaccidita’ ma con il caldo va meglio. Se lo palpo si sentono zone dure all’ interno che fanno male. La situazione e’ davvero frustrante anche perche’ allo stato flaccido assume strane forme ma fa male palpandolo ed in erezione il dolore e’ troppo forte ed appare deformato. La situazione perdura ormai da 5 anni il dolore a volte e piu’ forte altre volte piu’ tollerabile e sinceramente mi sono stufato. L’ ultimo andrologo a cui mi sono rivolto mi consiglia una protesi e mi spiega tutti i pro e i contro, il prezzo 20000 euro, la perdita della tumescenza del glande e il rischio di rigetto. L’ ulteriore riduZione dimensionale che e’ nell’ ordine dei 2-3 cm. Visitandomi ecograficamente riscontra che la fibrosi peniena e’ maggiormente concentrata in tutta la parte dorsale e che non si tratta di ipp. Non capisco come mai dopo 5 anni il dolore non passa anzi e’ aumentato nel tempo nonostante le cure ,non capisco che soluzione sia la protesi se e’ presente ancora dolore non si rischia di innescare un’ ulteriore infiammaZione dei corpi cavernosi? Ed in ultima analisi a conti fatti mi ritorverei con un organo sottodimensionato a causa della perdita di 5 cm complessivi nella migliore delle ipotesi. […..]. Cosa posso fare ? Perche’ questo processo fibrotico non si arresta? Perche’ ancora il dolore? In ultimissima analisi soffro di testicoli retrattili e cio’ potrebbe interferire con l’ introduzione della pompa. Delle volte credo che sia meglio farla finita. Mi dica lei e mi perdoni per il papiro. In attesa di un suo gentile riscontro porgo distiniti saluti.
Specializzazione Andrologia
Tipo di Problema Fibrosi peniena diffusa e dolore durante erezione,quali cure?
Risponde il Dr. Mario Francesco Iasevoli, medico- chirurgo, andrologo, specialista in Endocrinologia e Malattie del metabolismo. Per appuntamenti Email: [email protected] Segreteria cell. 3458092414. Riceve a Pompei (Na), in Via Roma,81. Si prega di utilizzare il numero telefonico ESCLUSIVAMENTE per appuntamenti e non per richieste di ulteriori consulti.
Salve, mi dispiace per la sua situazione di certo delicata e per questo mi risulta difficile anche far diagnosi e dirle cosa fare senza visitarla; non so perchè il collega esclude un La Peyronie anche se lei ha tutti i sintomi e segni per avere questa patologia; di certo un trauma e l’uso dei farmaci suddetti può innescare un processo di fibrosi e una irritazione dei nervi sensitivi e quindi dolore. La fibrosi, la curvatura e le dimensioni non sono più curabili con una placca stabile e purtroppo le deformazioni rimarranno; ora andrebbe valutato quanto sia possibile con i farmaci permettere una erezione duratura e non dolorosa; sarebbe rischioso farle assumere inibitori delle fosfodiesterasi per la cardiomiopatia descritta; potrebbe provare con il Caverjet ma deve prima curare il dolore; potrebbe provare a fare terapia con neuromodulatori tipo Gabapentin assiocato inizialmente ad analgesici non controindicati nel suo caso; solo una volta scomparso il dolore potrebbe provare con il Caverjet. Se anche tale terapia fallisse allora non ha molta scelta se non la protesizzazione che almeno permetterebbe di avere rapporti; i rischi sono impliciti in ogni intervento ma comunque più bassi delle possibilità di successo; il rigetto è raro , più frequente la perdita di turgidità del glande; ovviamente perderà cm circa 2, ma a questo punto non ha molta scelta mi dispiace; il dolore dovrebbe scomparire perchè i normali rapporti anatomici vengono ricostruiti e quindi i nervi non saranno più compressi come nel caso di un pene curvo e con placche.
Cordiali saluti
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