Home » LE ETA' DELLA SALUTE » La Salute degli Uomini » Infiammazione nervo pudendo, diagnosi e cura

Infiammazione nervo pudendo, diagnosi e cura

L‘infiammazione del nervo pudendo può essere molto dolorosa ed invalidante. Quale cura è possibile e prima ancora, come si fa la diagnosi? Ne parliamo con l‘andrologo Dottor Mario Francesco Iasevoli nei nostri Consulti Online.

Richiesta di Consulto Medico

“Ho cominciato a soffrire di disturbi tipo dolore all’ano, dolori agli adduttori, dopo intervento di asportazione emorroidi con il metodo Longo nel 2004, per i primi anni mi è stato consigliato Normast 300 in prima fase, Pelvilen forte in fase successiva, attualmente oltre al Normast e Pelvilen anche pastiglie di Gabapentin, malgrado tutto continuo a soffrire di dolori all’adduttore sinistro appena mi alzo (sia da seduto che dal letto), per i primi dieci passi, poi si attenua fino alla prossima fitta, che cosa mi consiglia ? Sono in attesa di TAC ma da quanto ho letto non sembra avrà un riscontro efficacia. La saluto cordialmente in attesa di leggerLa quanto prima..”

 

Specializzazione Andrologia

Tipo di Problema infiammazione nervo pudendo

Risponde il dottor Mario Francesco Iasevoli andrologo e specialista in endocrinologia e malattie del metabolismo presso l’Unità Operativa Complessa Endocrinologia-Azienda Ospedaliera Universitaria II Policlinico-Sun di Napoli:

“Salve, i sintomi da lei descritti possono far pensare ad una nevralgia del plesso pudendo secondaria all’intervento. La diagnosi si effettua con la PNTML: elettromiografia degli sfinteri e tempo di latenza del nervo pudendo accompagnata da ecografia allo scroto e regione perineale. La tac può evidenziare eventuali intrappolamenti o lesioni del nervo pudendo e può essere considerata un’indagine di secondo livello.La terapia prescritta è di per sè giusta, andrebbero valutati i dosaggi e la durata della terapia per capire se è efficace; esistono molti altri farmaci dello stesso tipo che possono magari aiutarla di più del gabapentin. Si deve rivolgere ad un neurologo e valutare le strategie terapeutiche. Se tutte dovessero fallire rimane il trattamento chirurgico di neuromodulazione o di decompressione che risolve il problema nel 60-70% dei casi. Iniezioni di steroidi, di tossina botulinica sono trattamenti temporanei. Spero di essere stato utile e chiaro. Cordiali saluti [email protected] cell. 3458092414″.

Per fare altre domande al dottor Mario Francesco Iasevoli o ad altri specialisti potete consultare la lista e riempire il modulo al seguente link:  “Chiedi all’esperto: Consulti Online su Medicinalive”

Si ricorda che non si effettuano diagnosi online e neppure si prescrivono terapie : Medicinalive e gli esperti coinvolti propongono contenuti a scopo esclusivamente informativo, che mai, in nessun caso possono sostituire una visita specialistica diretta o il rapporto con il proprio medico curante, le uniche basi attraverso cui dopo una diagnosi certificata ed una visita clinica è possibile prescrivere un qualunque trattamento.

Foto: Thinkstock