Le misure del pene non sono più quelle di una volta? Da cosa dipenderà? Non se ne parla mai abbastanza della sessualità maschile, è ancora un tabù e rimane tale anche ed ancora di più con l’età che passa. L’invecchiamento fisiologico ha delle ripercussioni ben note sulla sua funzione sessuale dell’uomo (calo del testosterone, difficoltà d’eccitazione, d’erezione o per raggiungere l’orgasmo). Alcuni uomini sperimentano anche una notevole diminuzione del volume spermatico oltre che della qualità dello stesso, mentre non di rado subentrano problemi di prostata ingrossata e disturbi della funzione urinaria. Ma non solo: anche lo stesso organo sessuale maschile, il pene per l’appunto, subisce delle trasformazioni più o meno sostanziali, a seconda dei casi anche nell’aspetto.
Come cambia l’aspetto del pene
Il cambiamento più evidente è di sicuro quello che riguarda il glande: si fa meno rosso perché col passare degli anni arriva una minor quantità di sangue ad irrogarlo. In seconda battuta si può notare una costante diminuzione dei peli sul pube: cadono a causa dei valori più bassi di testosterone in circolo.
Il pene si fa più piccolo
Il pene può anche diventare più piccolo e più corto, con gli anni che passano: pensate che si può assistere anche alla diminuzione in erezione di più di un centimetro a 70 anni rispetto ai 30! Nulla di estremamente drammatico, certo, ma comunque un dato che può mettere l’uomo maturo in difficoltà emotiva. Tra le cause di certo l’accumulo di placche all’interno delle arterie del pene che compromettono l’afflusso di sangue all’organo sessuale maschile. Non solo: oltre al grasso si possono accumulare anche tessuti cicatriziali. A partire dai 40-45 anni anche il volume dei testicoli tende gradualmente a diminuire. Nelle persone in sovrappeso o comunque con una grande massa grassa sul’addome inoltre si assiste ad una significativa riduzione delle misure peniene. Si tratta di un fatto apparente e non reale, ma soprattutto reversibile (se si dimagrisce): dipende dal fatto che il peso del grasso che cade sul pube schiaccia l’organo sessuale rimpicciolendolo.
La malattia di Peyronie: il pene si incurva
Un accumulo eccessivo di collagene (e dunque di tessuti cicatriziali) all’interno del tessuto penieno può farlo diventare curvo. Il problema non è solo estetico in tal caso, ma può assumere le caratteristiche di una condizione patologica, più comune proprio a partire dai 50 anni circa: stiamo parlando della malattia di Peyronie, che può comportare dolore durante l’erezione e dispareunia maschile, ovvero rapporti sessuali conseguentemente complessi, a tal punto che per risolvere la situazione si deve ricorrere ad un intervento chirurgico.
Perdita di sensibilità del pene
Con l’invecchiamento fisiologico dell’uomo il pene, perde anche in sensibilità, a causa dei vari cambiamenti ormonali e di circolazione sanguigna che abbiamo finora citato. Da qui la maggiore difficoltà a mantenere l’eccitazione e l’erezione nell’arco di tutto il rapporto sessuale oltre che a raggiungere l’orgasmo. Non è provato però scientificamente (o meglio statisticamente) che questo sia effettivamente meno piacevole. Gli esperti spiegano infatti che nell’uomo anziano è possibile notare un effettivo calo della libido, della potenza eiaculatoria e di quella erettile, ma raramente si documenta un calo della soddisfazione sessuale. Questa è infatti frutto di numerose alchimie psicofisiche nel rapporto di coppia che nulla hanno a che vedere con le dimensioni del pene diminuite di 1 cm!
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Fonte: WebMD
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