La spina bifida è una malformazione genetica della colonna vertebrale causata da un difetto di chiusura del tubo neurale durante le prime settimane dal concepimento. Quest’anomalia genetica, purtroppo incurabile, può essere prevenuta con l’assunzione di acido folico prima e durante la gravidanza. Per il bambino, la spina bifida comporta disabilità motorie gravi (paralisi degli arti inferiori, incontinenza della vescica, ritardo psicomotorio e deformità scheletriche), tuttavia lo sport può contribuire alla conquista dell’autonomia e al miglioramento della vita quotidiana.
La spina bifida è tra i difetti congeniti più comuni e colpisce circa 1 neonato su 1500. Questa malformazione, danneggia non solo i tessuti che coprono la spina dorsale, ma anche le vertebre e il sistema nervoso. Attualmente non esiste una cura, i farmaci e le terapie disponibili, infatti, sono indicate esclusivamente per ridurre al minimo i danni e le complicanze della patologia. Tuttavia le esperienze fatte sino ad oggi hanno confermato come lo sport sia una risorsa importante per raggiungere gradi di autonomia e di gestione di sé. Del resto, le recenti Paralimpiadi di Londra hanno dimostrato come l’attività sportiva rappresenti un patrimonio di crescita alla portata di tutti.
Se n’è parlato al convengo sulla spina bifida, promosso all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con l’Associazione Spina Bifida Italia. Nel corso dell’incontro, che ha visto anche la testimonianza di sportivi che hanno già partecipato a competizioni agonistiche ad hoc, è stato presentato lo Ski-tour 2013: inaugurato lo scorso inverno da ASBI Onlus, che ha permesso a tanti ragazzi affetti da questa malformazione del sistema nervoso centrale di mettersi alla prova sulle piste innevate, praticando lo sci-seduto nella massima sicurezza, facendo esperienza dello sport come fonte di benessere psico-fisico, strumento di realizzazione personale e di inclusione sociale.
Alla prossima edizione del progetto, che si terrà dal 25 al 27 febbraio 2013 sulle piste di Roccaraso, prenderanno parte 10 ragazzi che si cimenteranno nello sci-seduto, seguiti da istruttori qualificati e da un team di medici e fisioterapisti del Bambino Gesù.
Via| Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; Photo Credit| Thinkstock