Dalla Francia arriva un nuovo allarme sul bisfenolo A, che attualmente in Europa è bandito dai biberon dei bambini, ma viene ancora impiegato per i contenitori alimentari. Secondo l’Autorità francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro (Anses) il bisfenolo A è una seria minaccia per la salute, sopratutto per le donne i gravidanza e i bambini fino ai 3 anni di età.
Il Governo Francese, infatti, ha già approvato un piano di legge ad hoc, e a partire dal 2014 l’uso del BPA in qualunque contenitore per i cibi sarà vietato. Anche l’Efsa, su richiesta della commissione Europea, è chiamata a riconsiderare il proprio parere in merito a tale composto chimico presente non soltanto negli imballaggi alimentari a base di plastica, ma anche in molti oggetti di uso comune.
Sul bisfenolo A, infatti, sono state condotte numerose ricerche che hanno dimostrato un rischio maggiore di tumori, di danni cerebrali e di compromissione del sistema immunitario dei più piccoli venuti a contatto con questa sostanza chimica. L’Autorità Europea ha in corso un programma per monitorare gli sviluppi scientifici in merito al BPA e conferma che permangono incertezze sulla possibile rilevanza per la salute umana di alcuni effetti associati al bisfenolo A, osservati a basse dosi nei roditori.
La dose giornaliera tollerabile per il bisfeonolo A, fu stabilita per la prima volta dall’Efsa nel 2006 e riconfermata nel 2010, è di 0,05 milligrammi/chilogrammo di peso corporeo ed è stata fissata per per tutelare tutti i vari gruppi della popolazione rispetto all’esposizione a tale sostanza tramite la dieta nel corso dell’intera vita.
Le misure legislative adottate hanno immediatamente scatenato critiche da parte dell’industria delle materie plastiche. Secondo l’associazione di categoria Plastics Europe, infatti, il nuovo divieto potrebbe distorcere il mercato interno europeo influenzando le scelte dei consumatori. E menomale, aggiungerei, perché continuare ad usare qualcosa di tossico, quando può essere facilmente sostituito con quei bei contenitori in vetro, amici anche dell’ambiente?
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