Il benessere, purtroppo, non è ancora equamente distribuito sul nostro pianeta, senza contare tutte le storture che, per paradosso, ne conseguono. Mentre in alcuni paesi, infatti, si combatte contro l’obesità, in altri la lotta è contro la malnutrizione. Ma una pianta tropicale, si sta rivelando preziosa per le popolazioni africane.
Si chiama Moringa oleifera, ribattezzata, a buon diritto, “Albero della vita”, è una specie originaria dell’India, in grado di prevenire le malattie legate alla malnutrizione, ma non solo. La Moringa, infatti, possiede molteplici virtù benefiche, tanto che il ministro dell’Agricoltura Sam Sesay, in una recente intervista rilasciata all’AFP, ha affermato che ogni parte di questa pianta ha valori nutrizionali e medicinali in grado di curare oltre 300 malattie, tra cui anche ipertensione e diabete. Ma anche i medici sono convinti del valore della Moringa, che merita la giusta considerazione da parte della medicina ufficiale, spesso ostile ai rimedi naturali. Questa pianta tropicale, la cui coltivazione si sta rapidamente diffondendo, può realmente essere d’aiuto alle popolazioni africane, dove, secondo i dati delle Nazioni Unite, il 70% delle persone vive con meno di 1 dollaro al giorno, e solo 1 bambini su 4 arriva a 5 anni di vita. Fomba James, l’Ufficiale del Distretto Forestale, con alle spalle un’esperienza decennale in fatto di erbe, ha spiegato che:
La Moringa è un concentrato di valori nutrizionali. Contiene, infatti, sette volte la vitamina C che si trova nelle arance, quattro volte il calcio contenuto nel latte, quattro volte la vitamina A delle carote e tre volte il potassio delle banane, quantità significative di ferro, fosforo e altri elementi essenziali per il benessere dell’organismo.
La Moringa, inoltre, è molto ricca di proteine, e ha un gusto eccellente. I frutti, si consumano lessi e ricordano il sapore dei fagiolini o dei fagioli, i semi, invece, hanno un sapore simile a quello dei ceci, mentre le foglie, si preparano sia bollite per i minestroni, che crude in insalata e il sapore è una via di mezzo tra il ravanello e il crescione.
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