Giornata Mondiale dell’Alimentazione il 16 ottobre (VIDEO)

Il prossimo 16 ottobre verrà celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Un’occasione per focalizzare l’attenzione delle persone su un corretto stile di vita ma soprattutto sulla situazione che caratterizza alcune zone del mondo: il benessere non è diffuso dovunque.

Natale 2013, regali solidali di Emergency e Save The Children

Si può vivere un Natale all’insegna della tutela della salute delle popolazioni più disagiate e contro la malnutrizione dei bambini poveri? Sì se si sceglie di comprare dei regali solidali  come quelli di Emergency e Save The Children i cui fondi vengono direttamente utilizzati a tale scopo.

Anoressia nervosa: cause, sintomi, testimonianze e foto

L’anoressia  nervosa fa parte dei disturbi del comportamento alimentare. Negli ultimi vent’anni s è notevolmente diffusa nei Paesi occidentali, e colpisce soprattutto le giovani donne tra i 13 e i 25 anni. Anoressia, letteralmente, significa mancanza di appetito, ma questo disturbo va ben oltre una semplice inappetenza, si tratta, infatti, di una vera e propria repulsione ossessiva verso il cibo.

Trigliceridi bassi: cause e sintomi dell’ipotrigliceridemia

Trigliceridi bassi, di cosa si tratta? I trigliceridi, assieme al colesterolo e ai fosfolipidi, sono dei grassi contenuti nel nostro organismo. Vengono assunti attraverso l’alimentazione e rappresentano un’importante fonte di energia. In genere a fare più paura sono i trigliceridi alti nel sangue, tuttavia anche la condizione opposta merita attenzione, poiché può essere la spia di patologie anche serie. Si parla di trigliceridi bassi o ipotrigliceridemia quando i valori sono al di sotto dei 100 mg/dl. I valori considerati normali, infatti, oscillano tra 40 e 170 mg/dl, anche se i medici consigliano di mantenere i livelli sotto i 150 mg/dl. In genere, però, si tratta di valori che si riscontrano più frequentemente nelle persone che praticano attività sportiva.

Una pianta tropicale contro la malnutrizione nei paesi poveri

Il benessere, purtroppo, non è ancora equamente distribuito sul nostro pianeta, senza contare tutte le storture che, per paradosso, ne conseguono. Mentre in alcuni paesi, infatti, si combatte contro l’obesità, in altri la lotta è contro la malnutrizione. Ma una pianta tropicale, si sta rivelando preziosa per le popolazioni africane.

Kwashiorkor

Kwashiorkor

Il kwashiorkor è una forma di malnutrizione che si verifica quando non ci sono abbastanza proteine nella dieta.

CAUSE: Il kwashiorkor è più comune nelle aree in cui vi sono carestie, approvvigionamento alimentare limitato e bassi livelli di istruzione che non consentono di capire come seguire una dieta appropriata. Questa malattia è più comune nei Paesi molto poveri. Si verifica spesso durante una siccità o altre calamità naturali, o durante disordini politici.

Alimentazione in gravidanza influenza il DNA del bambino

Durante la vita intrauterina e l’allattamento, la malnutrizione provoca modificazioni che coinvolgono il DNA del bambino, influenzando eventualmente la comparsa di patologie metaboliche nell’età adulta. I ricercatori del CNRS, INRA e Inserm hanno dimostrato per la prima volta, attraverso uno studio sugli animali, quali ripercussioni avvengono a livello del gene della leptina, l’ormone che regola il senso di sazietà e il metabolismo.

Microcefalia

Microcefalia

La microcefalia è una condizione in cui la testa di una persona è significativamente più piccola del normale per la sua età e sesso, sulla base di tabelle standardizzate. La microcefalia più spesso si verifica perché il cervello non riesce a crescere ad un tasso normale. La crescita del cranio è determinata dalla crescita del cervello durante la gestazione e durante l’infanzia. Alcune condizioni che influenzano la crescita del cervello e possono causare microcefalia possono essere infezioni, malattie genetiche e la malnutrizione grave.

Ristorazione ospedaliera, approvate linee guida contro malnutrizione dei pazienti

Malnutrizione negli ospedali, un problema concreto, che accresce il numero e la durata dei ricoveri, rallenta il percorso di guarigione, rende ancora più spiacevole la degenza e grava sul Servizio Sanitario Nazionale, facendo finire nella pattumeria migliaia e migliaia di pasti ogni giorno.

Un passo in avanti verso la risoluzione della spinosa questione è stato compiuto in questi giorni dalla Conferenza Stato-Regioni che ha approvato le Linee di indirizzo nazionale per la Ristorazione ospedaliera e assistenziale, che erano state stilate dagli esperti del Ministero della Salute.

Disturbo di ruminazione

Disturbo di ruminazione

Il disturbo di ruminazione è una condizione in cui una persona continua a portare il cibo dallo stomaco alla bocca (rigurgito) e rimastica il cibo.

CAUSE: Il disturbo di ruminazione inizia in genere dopo i 3 mesi, dopo un periodo di normale digestione. Esso si verifica nei bambini ed è raro negli adolescenti. La causa è spesso sconosciuta. Alcuni problemi, come la mancanza di stimolazione e situazioni familiari ad alto stress, sono stati associati al disturbo. Il disturbo di ruminazione può verificarsi anche negli adulti.

Mangiare moderatamente allunga la vita

Da sempre i nutrizionisti ci consigliano di non esagerare con il cibo, ma mangiare le dosi indicate per ognuno di noi. L’apporto calorico giornaliero cambia a seconda dell’altezza e dell’attività fisica che si fa ogni giorno, ed anche all’età, e si aggira tra le 2.500-3.000 calorie al giorno per gli uomini e le 2.200-2.500 per le donne, mentre per gli anziani scende di circa 700 calorie. Secondo una nuova ricerca effettuata in occasione dello studio InCHIANTI, ogni 100 calorie in più che immagazziniamo aumentano del 10% il rischio di contrarre una disabilità fisica entro 3 anni.

Lo studio si basava in particolare sugli anziani, dato che ha osservato circa 900 over 65, ma i risultati non sarebbero tanto differenti tra i più giovani. La situazione italiana di oggi racconta una situazione non molto allegra: un terzo delle donne ed un quinto degli uomini sopra i 65 anni è in sovrappeso, e questa loro condizione, che in un trentenne può anche non creare fastidi, a quell’età potrebbe impedirgli anche le azioni più semplici come lavarsi o vestirsi, o persino camminare senza l’aiuto di qualcuno.

Obesità e fame, due facce della stessa medaglia

Oggi l’80 per cento dei bambini diabetici è affetto da diabete di tipo 2, quello per definizione “senile“, dovuto a cattive abitudini alimentari. La società deve darsi nuove regole e adottare al più presto dei cambiamenti drastici all’alimentazione. A lanciare l’allarme è Michele Carruba, presidente della Società italiana dell’obesità che ha partecipato al comitato scientifico per l’attribuzione dell’Expo 2015 alla città di Milano. Il quadro che delinea è a dir poco inquietante:

“Nel nostro Paese ci sono 16 milioni di persone sovrappeso e 4 milioni di obesi, e il 13%  dei giovani è fuori forma: una condizione da considerarsi patologica e strettamente correlata con il diabete”

Cosa si può fare da oggi al 2015 per correggere la rotta? Expo 2015 non vuole essere una manifestazione fieristica, ma un’occasione per riflettere e proporre nuove strategie su un grande tema di salute pubblica. La nutrizione è un discorso energetico che riguarda tutti, qualcosa che va oltre il benessere perché è alla base della vita. Oggi ci sono 900 milioni di persone che lottano per la sopravvivenza e un miliardo che rischia di morire per il sovrappeso.