E’ la volta dell’ Ospedale Meyer di Firenze. Anche qui presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica è stato inaugurato Smart Inclusion. Si tratta di un progetto di teledidattica, ma non solo.
Ideato e realizzato interamente in Italia, con il sostegno del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’ Innovazione, il supporto tecnologico di Telecom Italia, la supervisione scientifica del Cnr-Isof di Bologna, qui è stato possibile anche grazie al finanziamento della Regione Toscana e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Studiato per i bambini lungodegenti, Smart Inclusion unisce su un’unica piattaforma tecnologica servizi di teledidattica,
intrattenimento e gestione dei dati clinici, consentendo ai bambini di partecipare, in maniera semplice e diretta alla vita scolastica. I piccoli pazienti in questione, spesso sono costretti a lunghi ricoveri, anche in isolamento, in ambiente sterile, magari dopo un trapianto.
Un terminale attaccato al letto, comprensivo di telecamera, microfono e casse acustiche, con un sistema touchscreen, permette al bambino di scegliere tra scuola, ospedale ed intrattenimento, ma anche di mettersi in contatto con il resto della famiglia a casa. Il tutto tramite una linea adsl blindata ed un semplice pc.
E con apparecchiature sterilizzabili 2 volte al giorno. Il progetto è stato già attivato presso il Policlinico Sant’ Orsola-Malpighi di Bologna e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il Mayer di Firenze dovrebbe avere una caratteristica in più: oltre elementari e medie, anche tre licei. Un modo importante per non lasciare bambini ed adolescenti ospedalizzati lontano dalla vita sociale.
Nelle varie scuole sono state posizionate strutture semplici, economiche e poco ingombranti, soprattutto prive di cablaggio: totem multimediale ed una lavagna interattiva tutti funzionanti ad onde convogliate. Il progetto si allargherà entro il 2010 a numerose altre strutture pediatriche.
Questa è l’amministrazione pubblica che vorrei!
Ha dichiarato il Ministro Brunetta alla presentazione del progetto. Ed è quella che vorremmo anche noi!