Anche quest’anno, per la seconda volta dal 2007, alcuni ospedali italiani sono stati premiati con dei “bollini rosa”. L’obiettivo dell’iniziativa ideata da ONDa (l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) è quello di individuare le migliori strutture sanitarie adatte alle problematiche femminili.
Non solo, si vogliono così anche stimolare le istituzioni, le asl, gli assessorati, le direzioni dei nosocomi, ad una scelta medica più “di genere“. Esistono alcune tipologie di ricoveri, come ad esempio per il parto, che necessitano di una organizzazione scevra da prassi burocratiche o approcci propriamente ospedalieri.
Partorire senza dolore, non è facile in Italia, ma dovrebbe esserlo. Devono esistere strutture che si occupano di patologie femminili nel loro insieme: ad esempio, nel caso di un tumore al seno, dalla diagnosi alla terapia, spesso può esserci bisogno anche di un approccio psicologico o, perchè no, un corso di trucco per coprire i danni della chemioterapia.
Quest’anno sono stati premiati ben 122 ospedali (la metà del Nord d’Italia!). I bollini assegnati sono stati da 1 a 3 a seconda delle eccellenze. Le candidature sono avvenute attraverso il sito di Onda o le campagne informative e pubblicitarie che la stessa ha organizzato.
Ma vediamo nello specifico in cosa si sono distinti gli ospedali “rosa”. Tre bollini sono andati ad esempio all’Istituto ortopedico Gaetano Pini, che segue ad esempio la gravidanza di donne affette da patologie reumatiche ed autoimmuni.
Oppure l‘Ospedale di Cremona, che garantisce 24 h su 24 l’analgesia per il parto, è all’avanguardia nella cura dei tumori mammella-ovaio, è dotato di un asilo nido aziendale ed ha almeno 12 donne ai vertici.
Nel Sud, la Campania si è distinta con l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Quest’ultimo in particolare è stato ritenuto uno dei migliori in assoluto, grazie ad una Carta Rosa ricca di informazioni cliniche sui percorsi assistenziali delle donne.
Anche la Regione Lazio ha avuto i suoi bollini, in ben 4 strutture romane, tra cui il PTV Policlinico Tor vergata.
A breve sarà possibile trovare queste ed altre informazioni in libreria, racchiuse in una vera e propria guida sugli ospedali a misura di donna. Nel frattempo, la lista e maggiori informazioni si possono trovare sul sito dell’Osservatoio.
[Fonte e foto: ONDa]