Parliamo di salute sul lavoro, soffermandoci nello specifico sui rischi che corrono i lavoratori del comparto agricolo, maggiormente esposti a disturbi muscoloscheletrici.
L’agricoltura, nella fattispecie il duro faticare nei campi, è il settore in cui si registrano con maggiore frequenza mal di schiena e dolori muscolari, con tassi due volte più elevati rispetto alla media.
La causa è da attribuirsi all’esposizione continua a movimenti ripetitivi delle mani e del braccio che assumono posizioni faticose e spesso dolorose per via soprattutto dei carichi pesanti da portare o spostare.
La maggioranza dei disturbi muscoloscheletrici legati all’attività lavorativa si sviluppa con il passare del tempo ed è causata sia dal lavoro stesso che dall’ambiente di lavoro dei dipendenti. Disturbi che possono anche derivare da incidenti, ad esempio da fratture e da lussazioni. In genere, ad essere più colpiti, sono la schiena, le spalle e gli arti superiori, meno interessati gli arti inferiori.
I problemi di salute vanno da malesseri e dolori lievi e passeggeri a condizioni cliniche più serie che richiedono cure mediche e impediscono di proseguire il lavoro. Nei casi cronici, il trattamento ed il recupero sono spesso insoddisfacenti ed il risultato potrebbe essere una disabilità permanente con la conseguente perdita dell’impiego.
La prevenzione, generata soprattutto dalla sicurezza sul lavoro e da buone pratiche, è fondamentale. Se ne occupa l’Unione Europea nel programma European agreement on the reduction of workers’ exposure to the risk of work-related MSDs in agriculture.
I disturbi muscoloscheletrici sono una priorità per l’UE nella strategia comunitaria sulla salute e la sicurezza sul lavoro.
Le patologie muscoloscheletriche coprono una vasta gamma di problemi di salute. I principali sono dolori e lesioni agli arti superiori correlati al lavoro e noti come disturbi da stress fisici ripetuti.
Le cause fisiche includono la movimentazione di carichi, posture scorrette e fare movimenti ripetitivi. Le cause organizzative comprendono il ritmo serrato e la monotonia del lavoro. Alcuni tipi di disturbi sono associati a mansioni o occupazioni particolari.
Le patologie lombari comprendono problemi del disco vertebrale, come ernia, lesioni muscolari e dei tessuti molli.
I problemi, che potrebbero derivare dal sollevamento, dalla torsione e dalla flessione della schiena, da posture scorrette o statiche, sono difficili da etichettare. Infatti, il 95% dei problemi alla schiena sono definiti aspecifici.
Come lavorare in sicurezza.
Spetta ai datori di lavori assicurarsi che l’ambiente lavorativo sia privo di rischi, così come è suo compito valutare i potenziali pericoli per i dipendenti ed attuare tutte le misure di prevenzione necessarie a ridurli, incluso diminuire il ritmo qualora monotono e pressante, spartire mansioni e carichi in maniera equilibrata, migliorare e monitorare la sicurezza sul posto di lavoro.
Inoltre, è necessario fornire informazioni e formazione sull’uso corretto delle apparecchiature.
Per quanto riguarda le precauzioni adottabili dai lavoratori per arginare il rischio, gli esperti consigliano, prima di sollevare un carico, di procedere pianificando a dovere l’attività, assicurandosi di sapere qual è la mèta da raggiungere; che le porte siano aperte e che l’area sia sgombra da ostacoli che potrebbero far inciampare; assicurarsi di avere una buona presa sul peso e se c’è un’altra persona concordare come procedere ancora prima di iniziare.
Durante il sollevamento del carico, è bene piantare bene i piedi e distribuire il peso in maniera equilibrata sul corpo, usando i muscoli delle gambe durante il sollevamento e tenendo la schiena dritta. Tirare il carico il più possibile vicino al corpo e trasportarlo con mani e braccia distese.
Per quanto riguarda la spinta e la trazione, quando si spinge il peso del corpo deve piegarsi in avanti, in trazione indietro; è bene mantenere una buona presa a terra per sostenere i movimenti in avanti o indietro; evitare la torsione, la rotazione e la flessione della schiena.
Assicurarsi che ci siano delle maniglie e utilizzarle esercitando una forza con le mani. L’altezza del manico dovrebbe essere compresa tra la spalla e la vita in modo che si possa spingere o tirare in una posizione corretta e neutrale. Anche in questo caso il pavimento deve essere duro e sgombro da ogni genere di intralci.
Se la sicurezza sul lavoro non viene garantita, occorre discutere del problema con il datore di lavoro; con gli altri lavoratori o con il rappresentante sindacale; informare il medico, l’infermiere ed il personale che si occupa della sicurezza sul lavoro; infine, se necessario, contattare l’ispettorato per la salute e la sicurezza per sporgere denuncia.
[Fonte: OSHA, European Agency for Safety and Health at Work]