Quanta acqua bisogna bere quando si fa sport? E’ ovvio che vi sia un bisogno netto di rimanere idratati ma a differenza di quel che si può pensare è necessario rispettare determinati livelli di ingestione di liquidi.
Partendo dal fatto che in condizioni normali il corpo umano necessita di almeno 2 litri di acqua al giorno, la risposta alla domanda che ci poniamo è collegata al nostro stimolo della sete. Ce lo suggerisce uno studio condotto recentemente da un gruppo di esperti di medicina dello sport italiani i cui risultati sono stati pubblicati all’interno della rivista di settore Clinical Journal of Sport Medicine. Anche in questo caso infatti la giusta misura ci viene indicata dal nostro corpo. Per rimanere idratati quando si fa dell’attività fisica, che sia essa agonistica o meno, si deve bere quando si sente lo stimolo della sete e basta.
Questo non significa che si debba arrivare a fare dello sport disidratati ma non significa nemmeno che si debba bere in modo esagerato prima di una gara. Le linee guida redatte a tal proposito grazie allo studio sorpassano quelle che erano state finora le indicazioni date agli atleti: ovvero di bere acqua o assumere altri liquidi prima di sentire la sensazione della sete per evitare complicazioni mediche causate dalla disidratazione. Come è possibile comprendere se si è bevuto troppo o troppo poco? Per capire i livelli di idratazione, i ricercatori italiani fanno un esempio molto chiaro:
Quando dopo aver fatto sport si perde un chilo di peso è quasi tutta acqua e per una persona che pesa 50 kg rappresenta il 2%. Quindi la semplice operazione del peso dopo l’allenamento o la gara è utile per dire se si è bevuto troppo (aumento di peso) o troppo poco (calo eccessivo) e così ci si può regolare. Anche il colore delle urine può essere di guida. Urine troppo scure indicano disidratazione mentre urine più chiare del giallo normale iperidratazione e quindi che si e bevuto troppo.
Un eccesso di idratazione, va sottolineato, può portare a diverse conseguenze: a partire dalla nausea e dalla confusione fino ad arrivare all’edema cerebrale. Purtroppo quando si ha un eccesso di fluidi nel corpo, i livelli di sodio scendono in modo brusco e i reni, sovraccaricati, non sono in grado di smaltire il carico d’acqua. In questo modo le cellule iniziano ad assorbirla e ciò può portare ad un rigonfiamento di tutto il corpo, con il rischio di crisi epilettiche, coma e nei casi più gravi, di morte.
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