Presto i diabetici potranno misurare la glicemia con il laser anziché con la classica puntura. Una novità interessante dal punto di vista della qualità della vita dei pazienti, oltre che della più efficace attenzione ai trattamenti. Il diabete è come sappiamo una malattia in continua crescita epidemiologica purtroppo e merita un’attenzione particolare, sia dal punto di vista della prevenzione che da quello della cura e delle complicanze.
Senza dimenticare che spesso il diabete si accompagna ad altri fattori di rischio per la salute del cuore, come l’obesità e l’ipertensione. Insomma stiamo parlando di un vero killer che ormai sta rivestendo le caratteristiche di un’epidemia globale. Di questo e di altre problematiche si è parlato nel corso del congresso nazionale della Società Italiana di Diabetologia (SID) che si è appena concluso a Torino. Ed è in tale contesto che è stato presentato l’innovativo strumento per la misurazione della glicemia.
Si chiama Glycolaser ed è frutto dell’ingegno e della tecnologia di un team tutto italiano. E’ stato già sperimentato presso il Diabetes Research Center dell’Istituto San Raffaele di Milano che ha poi presentato i dati al congresso. Come funziona? La luce del laser, attraversa in modo assolutamente indolore la pelle del dito, arrivando ad individuare alcuni valori del sangue: la glicemia per l’appunto, esattamente come farebbe un’analisi del sangue. E questo non deve meravigliarci, perché la luce laser è in grado in maniera efficace di analizzare singole molecole, da tempo la si usa ad esempio per controllare i nevi sospetti e la si sta sperimentando anche in altri campi, come addirittura la radiologia.
Insomma il laser può essere definito tranquillamente il metodo diagnostico non invasivo del futuro, neppure troppo lontano a giudicare dal Glycolaser! Al di fuori della nuova tecnologia un aspetto particolarmente importante rilevato nel congresso è stato quello dei controlli di routine in relazione ai fattori di rischio, e soprattutto durante la patologia: secondo dati aggiornati ogni giorno nel nostro Paese 130 persone finiscono in Pronto Soccorso a causa di ipoglicemia. La motivazione principale è la mancata diagnosi. Basterebbe poco per volersi bene ed evitare rischi: una semplice analisi del sangue come l’emoglobina glicata, ogni anno.
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