Peggiora l’epidemia di ebola in Africa occidentale. Le previsioni di Medici Senza Frontiere sembrano essersi avverate: il virus dell’ebola sta apparendo fuori controllo con un impennata di morti negli ultimi sette giorni.
Le vittime sono salite a 467 su un totale di 759 casi ed il ritmo non accenna a diminuire. Sono numeri che hanno preoccupato i ministri della Sanità degli 11 paesi dell’area interessata che si sono incontrati in questi giorni per un vertice dedicato. Le autorità, incontratesi in Ghana, hanno invitato anche le ONG Medici senza Frontiere, la Croce Rossa e diversi specialisti da tutto il mondo per fare il punto della situazione su questa epidemia di ebola. Nonostante i problemi economici di alcuni di questi paesi, Ghana, Liberia, Guinea e Sierra Leone, si sono impegnati a investire 10 milioni di dollari per combattere la diffusione della malattia. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dato il suo contributo, studiando i dati raccolti finora ed ha sottolineato come sia tempo di azioni concrete, di mettere in atto interventi in grado di porre seriamente un freno sia alla morte che alla sofferenza causata dal virus dell’ebola.
Per questo particolare tipo di febbre emorragica non esiste una cura: essenzialmente si tenta curare i sintomi che compaiono nella speranza di dare abbastanza supporto al sistema immunitario affinché possa superare indenne l’infezione. La sintomatologia è composta da febbre, debolezza, dolori muscolari, mal di testa che peggiorano sensibilmente e che possono avvenire a circa tre settimane dal contagio.
Nel pacchetto di azioni approvate dal vertice dei ministri africani vi sono delle consultazioni continue tra gli stati, una maggiore informazione sulla malattia da diffondere tra la popolazione per la prevenzione, delle azioni intersettoriali e la spinta economica sulla ricerca internazionale sul virus. Come sottolinea al momento Keiji Fukuda, il vice direttore generale della sicurezza dell’Oms,
Non è possibile dare una risposta chiara [sulla diffusione dell’epidemia di ebola e sui mezzi a disposizione per fermare il contagio]. Mi aspetto che di questo ci occuperemo per mesi. Speriamo di riuscire a vedere presto un arretramento del virus.
La mancanza di un vaccino si fa sentire: la necessità di agire su più fronti è sempre più alta.
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