Un nuovo caso sospetto di ebola in Europa. E’ stata l’Agenzia di Salute Pubblica della Catalogna in Spagna a dare l’allarme, attivando il protocollo necessario in caso di possibile contagio da ebola nella zona. Si tratta di un paziente di 48 anni, ricoverato a Barcellona.
L’uomo, originario di Andorra aveva trascorso recentemente una settimana in Guinea e più di un mese in Sierra Leone e giusto ieri era arrivato nella città spagnola dopo essere tornato in Europa passando per il Marocco. Dai primi contagi di ebola lo scorso aprile, in Catalogna ben 28 pazienti sono stati messi in quarantena ma solo due effettivamente si era ritenuto necessario far partire il protocollo contro la febbre emorragica. Dopo aver visitato il paziente con attenzione, il Servizio di urgenza di vigilanza epidemiologica della Catalogna (Suvec) ha avviato il protocollo per la patologia e disposto il trasferimento del paziente presso l’ospedale Clinic, scelto per l’eventuale cura di questi casi. Qui i medici hanno eseguito un primo test inviando un campione di sangue al Centro Nazionale di Microbiologia di Majadahonda di Madrid.
Intanto dalla Spagna arriva una buona notizia: Teresa Romero, l’infermiera infettata dall’ebola nel corso dell’assistenza nei confronti del missionario morto ad inizio ottobre è guarita. Un primo testo è già apparso negativo al virus, si attende quindi il secondo di controllo per le sue dimissioni. Tre dei pazienti ricoverati perché venuti a contatto con lei sono sottoposti allo stesso protocollo, mentre altre 15 persone restano sotto controllo in ospedale, attualmente asintomatiche. E’ guarita anche l’infermiera norvegese che aveva contratto il virus come volontaria in Sierra Leone.
Intanto per affrontare l’emergenza i ministri degli esteri dell’Unione Europea si sono riuniti a Lussemburgo per fare il punto della situazione e studiare una strategia per gestire i recenti avvenimenti. E’ stato deciso intanto, analogamente a ciò avvenuto negli Stati Uniti, di nominare un coordinatore unico dell’Eurozona per ciò che concerne le azioni da prendere contro l’ebola.
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