E’ ufficialmente “convalescente” il medico italiano contagiato dall’ebola in Sierra Leone e ricoverato lo scorso 25 novembre presso l’ospedale Spallanzani di Roma, la struttura di riferimento per la malattia nel nostro paese.
Purtroppo per il sanitario di Emergency le sue condizioni ancora non consentono il ritorno a casa e sarà costretto a passare il Natale in ospedale, ancora in isolamento per precauzione. Ma come ci racconta il bollettino medico emesso oggi, lo farà da convalescente. Le sue condizioni sono migliorate rispetto a qualche settimana fa, quando si temeva fortemente per la sua vita: era stato necessario attaccarlo alla macchina per la ventilazione forzata mentre si sperava che i due farmaci sperimentali somministratigli facessero effetto e che allo stesso modo anche il plasma trasfuso lo aiutasse a rinforzare il sistema immunitario per combattere la malattia. Si legge nel bollettino medico ufficiale:
Le condizioni cliniche del medico italiano di Emergency colpito da ebola sono buone. Il paziente ha iniziato il regime di convalescenza.
Poche parole, nel rispetto della privacy del paziente che concedono un cauto ottimismo reale sulle sue condizioni e sullo scemare dei sintomi. Per tentare di augurare un “Buon Natale” al medico di Emergency nonostante la lontananza dalla sua famiglia, i medici e gli infermieri dello Spallanzani hanno scritto una lettera corredata da una vignetta a lui dedicata. Hanno fatto parlare l’ “ebola”, dipingendola come una amante focosa ed innamorata che non riesce a staccarsi dall’uomo per il quale ha avuto il classico colpo di fulmine. E’ per questo motivo che la stessa avrebbe seguito il medico (sconsigliata da HIV, HCV e HVB, N.d.R.) all’interno della struttura romana dove
il personale Medico ed Infermieristico e tutto il personale dell’Ospedale hanno ostacolato in tutti i modi questa nostra luna di miele, hanno parlato male di me, addirittura hanno creato un’unità di crisi per non farci vivere questa storia d’ Amore dato in pasto alla stampa. Tutti i giorni ci sono stati addosso, mai un momento di intimità notte e giorno sempre pronti, professionalmente preparati, mai una sbavatura, perfetti. Anche l’OMS che mi da la caccia da anni li ha elogiati.
Per questo motivo l’ebola ha deciso che a Natale…”forse lo lascia”. Un modo davvero carino per augurare buone feste al medico che si spera possa raggiungere la sua famiglia al più presto.
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