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Epidemia di Escherichia coli: trovato il batterio nel salame di cervo e primo caso in Italia

C’è una buona notizia ed una cattiva a proposito della vicenda dell’Escherichia coli. La cattiva è che un batterio simile, produttore di tossine, è stato trovato anche in Italia, nel salame di cervo. Secondo le autorità non dovrebbe trattarsi dello stesso identico tipo di quello trovato in Germania, ma in ogni caso va sempre specificato che finora non ha provocato contagi nel nostro Paese.

La buona notizia è che pare finalmente che il batterio sia sotto controllo. Le 18 vittime sono rimaste invariate da quasi una settimana (anche se si sospetta di un decesso avvenuto questa notte, sempre in Germania), ed anche il numero dei casi accertati sembra essersi stabilizzato. Probabilmente è bastato che i consumatori stessero più attenti, lavando bene le verdure, per bloccare l’insorgenza della malattia in nuovi soggetti.

Secondo la Coldiretti però il calo non si deve solo all’attenzione maggiore, ma anche al fatto che i cittadini europei, e soprattutto gli italiani, per paura del contagio hanno fatto registrare un calo vertiginoso nell’acquisto della verdura. Secondo l’associazione dei coltivatori diretti si tratta di una psicosi ingiustificata che porta al mancato acquisto di un prodotto che in Italia è da considerarsi sicuro, e che poi basta lavare per evitare qualsiasi problema. Tutto questo rischia di comportare un danno di centinaia di milioni di euro alla filiera italiana che potrebbe creare enormi problemi.

In ogni caso non si fermano gli avvertimenti, come quello del Ministro della Salute Ferruccio Fazio che ha affermato:

Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte di questo ceppo di batterio E.coli, né nella popolazione italiana residente, né in turisti provenienti dalla Germania. Poiché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo, consiglio solo ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell’epidemia non sarà stata accertata.

Insomma, sarebbe solo un problema tedesco. Dopotutto, come conclude lo stesso Fazio

Questa non è come un’epidemia, c’è una trasmissione di tipo alimentare. In Italia basta prendere le precauzioni igieniche normali, non c’è bisogno di nessuna precauzione eccezionale, dunque lavare le verdure, lavarsi le mani prima di mangiare e dopo essere andati in bagno. Nel nostro Paese il batterio non c’è, c’è solo l’eventualità che qualcuno che abbia contratto l’infenzione in Germania torni qui, ma si tratta di contaminazioni al livello locale.

Intanto anche l’Istituto Superiore di Sanità afferma che l’allarmismo è ingiustificato e la situazione italiana è decisamente tranquilla.

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[Fonti: Corriere della Sera; Repubblica]