Partiamo dalle rassicurazioni del Ministro Fazio:
Non c’è nessun allarme. Non è una situazione di pandemia, bensì di normale epidemia influenzale stagionale.
Queste le parole pronunciate ieri dal Ministro della Salute per tranquillizzare gli italiani. Lo scorso anno a questa data erano stati centinaia i casi di pazienti affetti da influenza A, oggi ne contiamo poche decine, anche se purtroppo siamo costretti a contare la terza e la quarta vittima. Uno è un egiziano di 48 anni residente a Milano, il quale aveva già delle patologie pregresse. L’uomo infatti soffriva da tempo di polmonite ed insufficienza renale, ed i farmaci che prendeva per combatterle gli abbassavano le difese immunitarie. Per questo si è aperta una vera e propria autostrada al virus A H1N1 che gli ha dato il colpo di grazia.
Prendendo spunto da questo caso, il Ministro Fazio ha così nuovamente invitato gli italiani a vaccinarsi, con particolare attenzione per i soggetti a rischio, e cioè i più giovani e le persone con patologie pregresse. Ma ieri è stato il giorno anche della quarta vittima, una donna veneta di 41 anni, diabetica. Finora le quattro vittime, due uomini e due donne, erano tutte di mezz’età, ma negli ultimi tempi si stanno registrando molti casi persino tra i bambini. La media di età in cui il contagio sembra essersi diffuso maggiormente pare essersi abbassata. Se lo scorso anno a rischio era la fascia tra i 20 e i 35 anni, ora registriamo molti contagi nelle scuole elementari e medie.
Specialmente in Veneto, dove solo nell’ultima settimana sono state ricoverate 5 persone tra i 5 e i 14 anni, per influenza suina. L’epidemia è arrivata in ritardo, ma è arrivata. Si contano decine di casi anche in Germania (dove è stata colpita mezza squadra di calcio del Colonia), Croazia, Bosnia e Slovenia, mente la Gran Bretagna è stata la prima nazione europea in cui anche quest’anno la malattia si è manifestata, ed in cui purtroppo le vittime sono già circa 40. Numeri che comunque, se confrontati a quelli dell’influenza normale, impallidiscono. Sono 270 mila gli italiani colpiti dal virus dall’inizio del 2011, stavolta per lo più anziani, con un incremento dei ricoveri del 5% rispetto allo scorso anno.
Pare essere questo il vero allarme, più dell’influenza A, dato che quella classica ha prima messo in ginocchio nelle scorse settimane Molise, Campania e Marche, ed ora ha mandato in tilt la città di Genova che non ha più posti per ricoverare i malati. Tornando alla suina, attualmente i casi gravi in Lombardia sono tre, tra cui una donna indiana a Pavia, le cui condizioni sono peggiorate perché era incinta, ed è stata costretta a partorire alla 32esima settimana, a cui si aggiungono un uomo di 37 anni ed un ragazzino tra i circa 7 o 8 casi registrati nella Regione. Nel resto d’Italia i casi gravi attualmente, oltre a questi e ai due pugliesi già riferiti nei giorni scorsi, sono quattro, due a Roma, uno a Firenze ed uno a Bologna.
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