Possibile un’epidemia di morbillo quest’estate? E questo l’allarme lanciato da alcuni virologi in merito all’aumento dei casi di questa specifica patologia nei primi tre mesi del 2024.
Possibile epidemia di morbillo
In Italia si parla di 213 casi segnalati nel primo trimestre di questo anno. L’incidenza è di 14,5 casi per milione di abitanti, in particolare per le fasce di età comprese tra gli zero e i quattro anni e i 15 e i 39 anni. La maggior parte dei contagi di morbillo hanno riguardato persone non vaccinate. Si tratta di dati ufficiali raccolti dal Bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia dell’Istituto superiore di sanità.
È importante comprendere che non si possono considerare questi casi di morbillo come qualcosa di irrilevante. E non solo perché vi è stato un aumento rispetto al 2023 troppo intenso. Nemmeno perché il numero maggiore di casi, il 68% dei totali, sono stati registrati in Sicilia, Toscana e Lazio. Questa è addirittura capolista in materia di incidenza con 44,9 casi per milione di persone.
Dati alla mano è importante sottolineare come 56 casi, ovvero il 26,3% del totale, hanno riportato perlomeno una complicanza. Quando parliamo di morbillo, sono in particolare queste a dover preoccupare, oltre all’altissima temperatura che in alcuni casi le persone possono raggiungere con conseguenti problematiche. Matteo Bassetti, il primario di malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova non esclude che questo momento possa portare in estate a una vera e propria epidemia.
Il morbillo è una malattia esantematica difficile da affrontare già in tenera età. Una volta che colpisce gli adulti può portare ha conseguenze gravi e a un decorso della malattia più complesso da curare. Quali complicanze di questa patologia devono preoccuparci?
Diverse le conseguenze soprattutto nei non vaccinati
Per quest’ultimo aumento dei casi di morbillo sono state segnalate in maggioranza epatite, aumento della transaminasi e polmonite. È stato segnalato anche un caso di encefalite in un giovane adulto privo di vaccino.
Dei casi totali, ben il 48,8% sono stati ricoverati. Un numero che deve spaventare, affinché venga compreso quanto grave possa essere questa malattia in alcuni casi. Tra l’altro, almeno altri 38 oltre ai 104 ricoverati si sono rivolti a un pronto soccorso.
Come spiegato da Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, questo crescere dei contagi di morbillo è dovuto anche ai tassi di vaccinazione molto bassi. Per poter essere tranquilli è importante ottenere per questa malattia un tasso vaccinale che superi il 95%.