La malaria è una malattia altamente contagiosa che provoca febbre molto alta, agitazione, sintomi simil-influenzali ed anemia, per parlare solo dei sintomi più comuni. Di solito dalle nostre parti è quasi una sconosciuta visto che nel mondo Occidentale è stata debellata da anni, ma se per le prossime vacanze avete in mente di visitare un Paese del Terzo Mondo, dovrete fare i conti con questa malattia. Di seguito vedremo come e perché è importante sottoporsi alla profilassi per evitarla.
Cominciamo col dire che in grandissima parte dei Paesi considerati poveri, la malaria è qualcosa in più di una semplice epidemia. Secondo il sito ufficiale che si occupa di diffondere la conoscenza sui progressi scientifici fatti su questa patologia, i Paesi maggiormente a rischio sono quelli dell’Africa subsahariana, ad esclusione del Sudafrica, quelli della parte Settentrionale dell’America Latina, e nel Sud-Est asiatico, in particolare India e Paesi limitrofi, fino all’Indonesia. Per avere un’idea della diffusione della malattia, basti pensare che, dai dati ufficiali, emerge che tra le 350 e le 500 milioni di persone vengano contagiate ogni anno, e di queste ne rimangono uccise circa 800 mila.
Per questo motivo ai turisti che si recano in queste aree è fortemente consigliato di vaccinarsi contro altre patologie (per cui esistono i vaccini), e sottoporsi alla profilassi contro la malaria. Infatti non esiste, allo stato attuale, un vero e proprio vaccino contro la malaria, anche se è in fase sperimentale uno che, creato nel 2009, potrebbe diventare disponibile nel 2012, quando la fase sperimentale sarà terminata. E’ importante così evitare di ammalarsi in quanto la malaria ha sviluppato negli ultimi anni una forte resistenza ai farmaci soliti usati per combatterla, e dunque meglio non ammalarsi affatto che curarsi dopo il contagio.
Ma in cosa consiste questa profilassi? Per dirla in breve, si tratta per la maggior parte di tecniche per evitare il contagio: servono insetticidi e zanzariere (il virus della malaria si trasmette tramite le zanzare), indossare vestiti che coprano ogni parte del corpo, almeno dal tramonto in poi, spruzzare il corpo con prodotti repellenti per le zanzare, ed evitare di sudare e di recarsi in posti bui, caldi e umidi. Esiste anche una profilassi farmacologica che prevede l’inoculazione di alcuni farmaci che, seppur non sono dei veri e propri vaccini, almeno riducono il rischio di contagio.
Ma anche in questo caso vanno effettuati dei distinguo. Infatti tali farmaci sono sconsigliati per i bambini piccoli e le donne incinte, ed anche per persone che prendono altri tipi di farmaci che possono entrare in conflitto. Meflochina (Lariam) è il farmaco più utilizzato perché più potente, ma può dare forti effetti collaterali come nausea, vomito, disturbi intestinali, vertigini e convulsioni specialmente in soggetti sensibili. Per questo, prima di partire, il consiglio è di visitare il proprio medico per ottenere le indicazioni necessarie sui farmaci e, se possibile, visitare anche centri specializzati sui viaggi in Paesi a rischio, visto che molto probabilmente, giunti alla meta, non troverete strutture mediche adeguate.
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