La malaria è una malattia mortale che ancora oggi uccide un bambino ogni due minuti e un totale di 430 mila persone l’anno. Prevenzione e profilassi sono due concetti importantissimi nella guerra a una patalogia sottovalutata la cui trasmissione avviene essenzialmente tramite la puntura della zanzara che ne è vettore.
profilassi
Vacanze in Paesi del Terzo Mondo, perché sottoporsi alla profilassi contro la malaria
La malaria è una malattia altamente contagiosa che provoca febbre molto alta, agitazione, sintomi simil-influenzali ed anemia, per parlare solo dei sintomi più comuni. Di solito dalle nostre parti è quasi una sconosciuta visto che nel mondo Occidentale è stata debellata da anni, ma se per le prossime vacanze avete in mente di visitare un Paese del Terzo Mondo, dovrete fare i conti con questa malattia. Di seguito vedremo come e perché è importante sottoporsi alla profilassi per evitarla.
Vaccinazioni: al via la “Settimana Mondiale dell’Immunizzazione”
Vaccinazioni. E’ partita ieri, quasi in sordina la prima settimana di immunizzazione a livello globale, voluta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Per la priva volta, in contemporanea nelle regioni di Africa, Americhe, Mediterraneo orientale, l’Europa e il Pacifico occidentale si assiste ad una campagna di immunizzazione senza precedenti, necessaria per informare, ma anche salvare vite umane attraverso il semplice gesto della vaccinazione. Tra le attività: la diffusione di materiali di comunicazione ed educazione, nonché sessioni di formazione, workshop, mostre, conferenze stampa e tavole rotonde con i rappresentanti della politica.
Immigrata muore di Tbc: non voleva essere denunciata dai medici
I primi risultati della nuova legge contro l’immigrazione cominciano ad arrivare. E come facilmente prevedibile, non sono proprio positivi, anzi. L’intento era di beccare gli extracomunitari e rimpatriarli in breve tempo. Il risultato, a circa un mese dall’entrata in vigore della legge, è ben diverso. Rimpatri non ce ne sono stati, ma al contrario, ecco che è arrivata la prima vittima.
Si chiamava Joy Johnson, ed era una ragazza nigeriana di 24 anni. Per sopravvivere si prostituiva nelle campagne appena fuori la città di Bari, ed era affetta da una malattia che da noi è piuttosto rara, ma che in Africa miete migliaia di vittime, la tubercolosi polmonare. Secondo le recenti tecniche mediche, questa terribile malattia che in passato ha mietuto migliaia di vittime, sarebbe facilmente guaribile, soprattutto se curata precocemente. Ed invece, avendo paura della denuncia e del conseguente rimpatrio, Joy ha preferito evitare l’ospedale, ed ora non è più in vita.
I rischi e le possibili complicazioni dei body piercing
Consiste nel praticare fori su parti superficiali del corpo per introdurvi oggetti metallici arricchiti spesso di gioielli.
In Italia il piercing è praticato dal 20,5% degli adolescenti aventi un’età compresa tra i 15 e i 19 anni, per il 27,5% femmine, 14% maschi.
Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più il piercing su altre parti del corpo, come la lingua, il sopracciglio (piercing tipicamente maschile) e il contorno delle labbra.
I rischi che derivano da questa pratica non sono pochi: complicazioni, infezioni, sanguinamento, sono frequenti, come ha dimostrato un recente studio condotto in Gran Bretagna dall’Health Protection Agency e dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine.
Vacanza esotica? Rischio malaria per i turisti disattenti
Presentati i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del Sistema Sanitario Nazionale
15 curiosità sul seme maschile
Uno studio condotto dall’Università di New York ha dimostrato come le donne aventi rapporti sessuali non protetti e dunque sottoposte ad eiaculazione diretta da parte del partner, risulterebbero meno depresse. Così come riportato dal NewScientist, lo sperma rilascerebbe nella vagina ormoni responsabili dell’umore, come il testosterone, ed altri estrogeni. Questi ormoni si ritrovavano nel sangue delle donne fino a molte ore dopo il rapporto sessuale. Ovviamente non si vuole certo invocare l’eliminazione di una giusta profilassi, ottenuta tramite l’uso del condom. Certo è che chi può, come ad esempio le donne in cerca di una gravidanza, avrà il privilegio di essere di buon umore!
Prevenzione dei Tumori e abitudini alimentari. Qualche suggerimento
I benefici del fluoro. E le sue controindicazioni
E’ stato dimostrato che l’efficacia della fluoroprofilassi è tanto maggiore quanto più precoce è l’inizio di questa metodica di prevenzione. Da più di venti anni questa misura preventiva è stata introdotta dalla comunità scientifica e ha dimostrato una netta riduzione della carie nei bambini.
Per alcuni odontoiatri la fluoroprofilassi dovrebbe iniziare già durante la gravidanza a partire dal secondo trimestre , cioè nella fase in cui nel feto si ha la formazione dei tessuti dentari, fino a continuare al termine della gravidanza. La somministrazione di fluoro alla futura mamma non presenta rischi per il feto (sempre che si seguano i dosaggi stabiliti) in quanto la placenta permette il passaggio solo di un quarto della dose consigliata in gravidanza . Il resto del fluoro assunto viene escreto dalla mamma (50%) o viene assorbito dalle ossa della madre (il restante 25%). Per questo il bambino assume una dose uguale a quella che assumerà dopo la nascita.
I vantaggi della fluoroprofilassi inoltre non si limitano ai denti. Infatti l’ assunzione di fluoro determina un vantaggio anche per la formazione dello scheletro: il fluoro infatti aumenta la densità ossea. Tuttavia la somministrazione di fluoro attraverso gocce o pasticche va prescritta solo dopo la conoscenza della concentrazione di fluoro nell’acqua assunta dalla mamma e dal bambino (acqua minerale e/o acquedotto) ; non vanno prescritti supplementi di fluoro a bambini di età inferiore ai 6 mesi o che assumano acque con livelli di fluoro maggiore di 0,6 mg/L .
Nuovo piano nazionale vaccini 2008-2010: informarsi per prevenire
Aveva assicurato Greco:
” Siamo quasi pronti e certi che il Piano diventi un Lea (i livelli essenziali di assistenza, dunque a carico del Ssn), e quindi si superino le differenze geografiche nell’offerta, che ancora esistono oggi in Italia”.
Meningite: Dopo l’ultimo decesso ecco un nuovo caso in Italia. Informarsi su questa malattia oggi è un dovere.
E’ ancora allarme meningite nel nord Italia. Oggi un ragazzo di 17 anni è stato ricoverato in rianimazione a Venezia e si trova in coma. Le sue condizioni stazionarie e la prognosi riservata. Si tratta di un diciassettenne residente a Zelarono, in provincia di Venezia, ricoverato all’ospedale Umberto I di Mestre. Gli esami, riferisce Onofrio Lamanna, direttore dell’ospedale Umberto I, hanno evidenziato che si tratta di un caso di meningite C.
Questa notizia, che segue i decessi per meningite avvenuti lo scorso Dicembre nel trevigiano è scattato l’allarme su tutto il territorio nazionale. In particolare nel Nord Italia, dove la preoccupazione non si placa dopo la morte del diciannovenne di Seregno, avvenuta all’ospedale di Carate Brianza a Milano lo scorso giovedì. Per tutti e due i casi è stata predisposta la profilassi antibiotica per il personale medico e tutti coloro fra parenti e amici che sono venuti a contatto con i due giovani nelle ore precedenti al loro ricovero.
Sono attualmente in corso ulteriori indagini per stabilire se il ceppo di appartenenza sia lo stesso che ha causato i primi decessi.
Tenuto conto del diffondersi della paura del contagio nella popolazione, il Ministero della Salute ha ritenuto utile diramare un comunicato (21 Dicembre 2007) nel quale fa chiarezza sullo stato attuale della malattia nel nostro paese.
Nel suddetto comunicato la meningite viene definita una patologia “grave ma curabile” che ha esito fatale nel 14% dei casi. I casi di meningite batterica in Italia sono circa novecento all’anno e un terzo di questi è di tipo meningococcico (tasso di incidenza tra i più bassi in Europa) inoltre, grazie al diffondersi dei vaccini, i casi sono in progressiva diminuzione.
Ma vediamo più approfonditamente cos’è la meningite, come si manifesta e come è possibile scongiurarla e curarla.