Cosa cambierà nella Sanità nel 2014? La Legge di Stabilità per l’anno corrente è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 dicembre e questo significa che le decisioni prese in materia sono da considerare dispositive. Ovviamente tale norma coinvolge più aspetti della vita statale.
Noi ci concentreremo sul nostro campo di pertinenza, dando spazio alla conoscenza di ciò che cambia per ciò che concerne l’assistenza sanitaria, la ricerca, le terapie disponibili al cittadino ed i farmaci.
Legge stabilità 2014 e sanità, i farmaci
Dal primo gennaio cambiano le norme per il payback tra stato e aziende farmaceutiche. Diventa possibile la compensazione tra le aziende farmaceutiche che costituiscono società controllate e la società controllante. Sebbene questo non influisca direttamente sui cittadini è importante sapere che i farmaci orfani e quelli per le malattie rare non rientreranno in tale procedura. La speranza è che ciò non si traduca in meno possibilità per il malato di usufruirne in futuro.
Legge stabilità 2014 e sanità, l’adroterapia
L’adroterapia è un nuovo approccio terapeutico nei confronti dei tumori. Esso consiste in una i radioterapia a fasci esterni che utilizza fasci di protoni, neutroni o ioni positivi rispetto ai protocolli canonici. Il 2014 vedrà lo stanziamento di 3 milioni di euro al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO), il primo centro ospedaliero in Italia ed il quarto nel globo dopo gli Stati Uniti, la Germania e il Giappone. Si tratta di una delle misure più interessanti prese nel decreto.
Legge stabilità 2014 e sanità, finanziamenti a policlinici universitari privati
E’ stata stabilità una erogazione totale 400 milioni di euro, di cui 50 questo anno ed il resto a rate da 35 milioni l’anno fino al 2024 basata sulla sottoscrizione dei protocolli d’intesa tra regioni e strutture ospedaliere. Si tratta di un “fondo” che viene non solo ad aiutare il comparto ma a tentare di mettere fine ai contenziosi passati tra le due parti.
Legge stabilità 2014 e sanità, le cure palliative
Le curie palliative sono da anni al centro dell’attenzione della sanità e soprattutto da tempo i cittadini richiedono un maggiore afflusso di risorse, sia monetarie che umane. Quest’ultimo punto è stato recepito sostanzialmente all’interno della legge di stabilità. Grazie ad un comma specifico, ora i medici che prestano servizio in strutture sia pubbliche che private che si dedicano alle cure palliative possono essere considerati autorizzati ad operare nelle stesse o in altre strutture della stessa tipologia, previo riconoscimento dalla Regione grazie ad un decreto del Ministero della Salute, se hanno accumulato almeno tre anni di esperienza in suddette strutture.
Legge di stabilità 2014 e sanità, vendita in farmacia dei farmaci
L’Agenzia italiana del Farmaco ogni anno stila un prontuario “ospedale -territorio” che elenca una serie di medicinali che possono essere messi in vendita nelle farmacie. Anche questo anno tale lista è stata stilata. E’ stato deciso di abbassare il tetto della spesa per la farmaceutica ospedaliera ed è stato alzato quello della spesa farmaceutica territoriale.
Legge di stabilità 2014 e sanità, il SSN e i fondi disponibili
Il finanziamento alla sanità è ridotto ancora rispetto a quanto già preventivato con la precedente legge di stabilità. Parliamo di 540 milioni di euro per l’anno 2015 e 610 milioni dal 2016. Viene spontaneo chiedersi perché non vengano limitate delle spese differenti e la forbice dei tagli si accanisca ancora una volta su uno dei settori più importanti della gestione statale come quello della salute pubblica. In linea di massima, sebbene faccia piacere constatare che lotta ai tumori e cure palliative possano contare su un maggiore afflusso (seppur molto basso) di fondi, è impossibile non notare come ancora una volta si sia deciso di tagliare le risorse alla sanità piuttosto che toccare le caste degli “intoccabili”.
Photo Credit | Thinkstock