Responsabilità medica, arriva il primo sì dalla Commissione Sanità del Senato. L’annuncio è stato dato direttamente dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Prima di essere approvato definitivamente, quello conosciuto come ddl Gelli dovrà passare sotto l’esame dei senatori prima del ritorno a Montecitorio.
Quali cambiamenti porterà la legge sulla responsabilità medica? Prima di tutto tutelerà i pazienti in modo più ampio, dando modo ai professionisti di operare con maggiore tranquillità. Consente di stabilire dei punti fermi per i quali, grazie anche alle maggiori responsabilità, si potrà venire a creare un ambiente più sereno e più disciplinato per assicurare sia un’assistenza migliore ai pazienti che una difesa maggiore del personale sanitario rispetto a particolari eventi.
I temi chiamati in causa dalla legge saranno infatti la sicurezza delle cure, la responsabilità di colui che esercita la professione sanitaria o socio sanitaria sia nelle struttura pubbliche che private, e lo svolgimento dei procedimenti giudiziari legati alla professione. I cittadini che si sottopongono ad interventi e cure devono vedere assicurato il proprio diritto ad un giusto trattamento, eliminando la possibilità di cadere in mano a persone non specializzate. Proteggendo così anche la dignità professionale di quegli operatori che hanno sempre fatto il loro dovere al massimo delle proprie capacità e deontologicamente.
Non per nulla ad essere soddisfatti di questo primo passo eseguito sono anche i gruppi professionali coinvolti: il vicepresidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), Pierluigi Marini parla di una:
[…] legge attesa da anni [che]darebbe conforto al mondo medico e interverrebbe in maniera positiva sulla limitazione del contenzioso medico-legale, un buco nero che inghiotte ogni anno risorse ingenti e lede il diritto alla salute dei cittadini. Ci auguriamo che il ddl venga approvato rapidamente e senza stravolgimenti in Aula in Senato e poi definitivamente alla Camera e diventi legge entro l’anno.
E non vi è da stupirsi: stabilendo finalmente quale sia la responsabilità medica a livello legislativo sarà più facile verificare dove e come il paziente non è stato tutelato e quando effettivamente il professionista ha fatto tutto ciò in suo potere per assisterlo in modo corretto.
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