La masturbazione riduce il rischio di sviluppare il cancro alla prostata. Questo il risultato di uno studio condotto dai ricercatori del Cancer Council Victoria di Melbourne in Australia e riportato sul settimanale scientifico New Scientist. L’autoerotismo permette infatti agli uomini che non hanno rapporti sessuali regolari di eiaculare, evento fisiologico necessario per eliminare l’accumulo di sostanze dannose nelle ghiandole sessuali.
Naturalmente lo stesso accade agli uomini che hanno una partner fissa e un’attività sessuale stabile ma, a differenza di questi ultimi, gli uomini che praticano l’auto-erotismo hanno un fattore di protezione in più rappresentato dalla mancanza di occasioni per contrarre infezioni e patologie che possono spianare la strada all’insorgenza del tumore. Sarebbe proprio questa differenza a ridurre le probabilità di sviluppare il cancro fin quasi ad azzerarle.
Lo studio ha coinvolto oltre 2000 uomini: 1000 con cancro alla prostata e 1250 sani, che sono stati sottoposti a un’intervista sulle loro abitudini sessuali. I dati raccolti hanno permesso di concludere non solo che i benefici maggiori dalla masturbazione si ottengono soprattutto se questa è stata praticata più frequentemente fra i 20 e i 50 anni d’età, ma anche che il pericolo di cancro si riduce del 65% se questa viene praticata addirittura cinque volte a settimana intorno ai 20 anni.