Una nuova ricerca sugli animali effettuata dagli scienziati presso il Centro Monell ha dimostrato che gli odori dei liquidi corporei può essere utilizzato per identificare gli animali con cancro al polmone. Le conclusioni di questa fase di studio sono che è possibile individuare dei possibili biomarker diagnostici nelle urine dei pazienti affetti da tumore del polmone anche tra gli esseri umani.
Il cancro del polmone è la causa principale di morti da tumore al livello mondiale, dato che è responsabile di 1,3 milioni di morti ogni anno. Le tecniche efficaci per la diagnosi precoce sono necessarie, nonappena compaiono i primi sintomi iniziali.
I tumori maligni provocano un cambiamento negli odori del corpo che possono essere rilevati sia dai sensi di animali addestrati che mediante tecniche chimiche specializzate. Questi risultati indicano che il rilevamento dell’odore ha il potenziale di migliorare i metodi iniziali per pronosticare e diagnosticare il cancro polmonare
ha spiegato il biologo Gary K. Beauchamp, autore principale dello studio. I rapporti aneddotici hanno suggerito che i cambiamenti di odore potrebbero essere usati per identificare gli individui affetti da cancro, ma il lavoro sperimentale in quest’area non è stato esaustivo. Lo studio corrente, pubblicato su PLoS One, ha usato un modello animale rigorosamente controllato per eliminare molti fattori di confusione trovati frequentemente negli studi sui pazienti umani.
Negli studi del comportamento, i sensi dei topi venivano addestrati per riconoscere il profumo di urina dagli animali affetti da cancro polmonare. Le analisi chimiche dei residui dell’urina hanno rivelato che gli importi di parecchi residui chimici differivano enormemente fra i topi malati e quelli sani. Sorprendente, i livelli di molti di questi residui sono diminuiti nei topi con il tumore. Questa classificazione chimica era abbastanza sensibile da identificare esattamente 47 casi su 50.
I risultati indicano che i tumori polmonari producono dei cambiamenti nei residui odorosi secreti nell’urina e che questi cambiamenti possono essere rilevati ed usati come attrezzo diagnostico.
Trovare nuove vie per diagnosticare il cancro polmonare in anticipo nei pazienti al rischio, come i fumatori, è uno dei migliori metodi che abbiamo per ridurre l’alto tasso di mortalità di questa malattia. Usando lo stesso prodotto chimico individuato in questa ricerca, speriamo di potere rilevare gli odori nell’urina dei fumatori che potrebbero essere usati per identificare il cancro polmonare in una fase precoce
ha concluso Steven M. Albelda, professore di medicina all’Università della Pennsylvania, e altro autore della ricerca.
[Fonte: Sciencedaily]