Basta con esami invasivi, siringhe e tanti altri strumenti diagnostici fastidiosi; a breve per scoprire tantissime malattie, tra cui anche i tumori, basterà respirare. E’ quanto gli scienziati della Purdue University sperano di ottenere con una nuova tecnica basata sui sensori che rilevano delle nanoparticelle rilasciate durante il normale respiro del paziente.
I sensori sarebbero in grado di rilevare la conduttività elettrica dei gas influenzata dalla presenza di molecole presenti solo in caso di alcune patologie, come una sorta di spia rossa che si accende in caso di malattia. Un esempio? La presenza di acetone in alcuni pazienti ha rilevato una diagnosi di diabete prima delle analisi classiche.
[Fonte: Tanta salute]