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Carcinoma sebaceo e rischio recidiva

Richiesta di Consulto Medico su carcinoma sebaceo
Salve, nel 2012 mi è stato asportato in ospedale dalla fronte un piccolo nodulo sottopelle che non è stato sottoposto all’esame istologico in quanto identificato come granuloma, nel 2014 dopo essere ricomparso nella stessa sede è stato escisso una seconda volta (sempre in ospedale) di nuovo senza ulteriori indagini microscopiche; un mese fa dopo il terzo intervento di rimozione è stato effettuato l’esame istologico dal quale risulta quanto segue: Nodulo dermico di neoplasia epiteliale costituita da isole solide di cellule epitelioidi, alcune delle quali a citoplasma chiaro con verosimile differenziazione sebacea; il quadro può orientare verso un carcinoma sebaceo. Il nodulo rimosso aveva un aspetto ben definito e il chirurgo plastico riferisce la non presenza di ulteriori formazioni annesse alla sede della lesione, anche se non conoscendone l’esatta natura l’approccio è stato piuttosto conservativo. ….

…..Il mio quesito è: il fatto che, nell’arco di 5 anni si sono verificate già 3 recidive raggiungendo comunque la dimensione massima inferiore a 0,5 cm., deve orientare verso un tumore di tipo aggressivo e in caso di metastasi queste possono formarsi anche ad una certa distanza dalla sede primaria? Insomma il chirurgo mi ha detto che devo solo tenerlo sotto controllo e nel caso di una nuova recidiva userebbe un approccio più radicalizzato; ma io vorrei capire se devo recarmi da un oncologo dermatologo (nella mia città non ne esistono) e quanto devo preoccuparmi. Grazie per la gentile risposta. Saluti.”

 

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema Carcinoma sebaceo parte dx fronte

Risponde il Prof. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it

 

Gentile Utente, si tratta di una forma che (come peraltro si è evidenziato) tende alla recidività soprattutto locale. A mio avviso meglio eseguire una exeresi chirurgica più ampia ed eseguire verifiche periodiche. Nella condizione specifica si tratta di una piccola formazione quindi ragionevolmente una condizione favorevole.
Cari saluti
Prof. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

 

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