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I cellulari non fanno male, parola dell’Iss

Probabilmente si tratta uno di quei dibattiti che non vedranno mai una conclusione, ma sempre più ricerche scientifiche stanno convergendo verso la conclusione che le onde elettromagnetiche che tanto facevano paura all’inizio dell’Era dei cellulari, in realtà non provocano nessun tipo di malattia.

E’ questa la conclusione a cui arriva l’IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, la quale ha collaborato con l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) italiano e con quello di altri 12 Paesi per avere un quadro più chiaro della situazione ed un numero congruo di pazienti su cui effettuare l’analisi. Per capire più precisamente rispetto ad altre ricerche se queste onde possano interferire sul nostro fisico, sono state intervistate quasi undicimila persone, la metà di esse erano sane, l’altra metà soffriva di glioma o meningioma (due tumori cerebrali che colpiscono rispettivamente il glia e le meningi). Vediamo dopo il salto che risultati si sono ottenuti.

Lo studio è stato realizzato tra il 2000 ed il 2004 comprendendo 10.700 interviste telefoniche effettuate in 13 Paesi diversi per avere un quadro quanto più globale possibile della situazione. Gli intervistati avevano tra 30 e 59 anni di età e tutti utilizzavano regolarmente il telefono cellulare. Controllando i dati sull’uso del cellulare per 10 o più anni, i ricercatori si sono accorti che non solo questo non influiva sulle persone sane, ma non comportava aggravamenti o ulteriori problemi nemmeno nelle persone che già in precedenza soffrivano di neoplasie. Inoltre, continua la relazione pubblicata sul sito ufficiale dell’Iss:

non è stata rilevata alcuna tendenza all’aumento del rischio di tumore cerebrale all’aumentare del numero totale di chiamate e neppure all’aumentare delle ore cumulative d’uso.

Sono stati effettuati, al fianco di queste interviste, degli esperimenti sulle onde elettromagnetiche in laboratorio, e quelle dei cellulari sono risultate non responsabili di eventi cancerogeni nel corpo umano. Questa invece è la conclusione a cui arriva la ricerca dell’IARC, che suona come voler mettere la parola fine alla questione:

Nel complesso, nessun aumento del rischio di glioma o meningioma è stato osservato con l’utilizzo dei telefoni cellulari. Ci sono stati dei suggerimenti di un aumentato rischio di glioma ai più alti livelli di esposizione, ma i pregiudizi ed errori hanno impedito una interpretazione causale.

Di certo il dibattito non finisce qui, anche perché gli stessi ricercatori hanno affermato di voler indagare sugli effetti a lunghissimo termine, probabilmente sui 20 anni e oltre, e forse solo allora si potrà capire se hanno ragione i “catastrofisti”, quelli cioè che vedono il cellulare come un modo per auto-infliggersi il tumore, o i “negazionisti”, coloro i quali affermano che le onde elettromagnetiche sono innocue.

[Fonte: Iss]