Il melanoma è un tumore maligno che colpisce l’epidermide ma che, se preso per tempo, ha buone possibilità di essere combattuto efficamente. Il problema, così come sempre in tema di tumori, sussiste quando il melanoma è avanzato (ci si è accorti cioè troppo tardi della sua presenza): è qui che fino ad oggi le cure disponibili non sembravano essere in grado di dare i loro frutti. Oggi è stato approvato Keytruda, nuovo farmaco per la cura del melanoma avanzato che sembra poter dare una accelerata importante nella lotta a questo tipo di cancro.
Keytruda, noto anche come pembrolizumab, è stato approvato dalla US Food and Drug Administration e dona nuova speranza a coloro che sono stati colpiti da questo tumore della pelle (che secondo la statistiche è più frequente nelle donne rispetto agli uomini e va a colpire chi è particolarmente chiaro di carnagione o chi, in famiglia, ha casi di melanoma già appurati). Questo nuovo medicinale, già somministrato ad un numero di pazienti colpiti da melanoma che hanno visto regredire il tumore, punta sulla produzione di anticorpi monoclonali che riescono a bloccare il percorso attraverso il quale le cellule tumorali eludono il sistema immunitario e continuano ad aumentare numericamente.
Roger Perlmutter, che a lungo si è prodigato affinché l’utilizzo di Keytruda venisse approvato, spiega i poteri di questa nuova cura, capace di fare regredire il melanoma anche quando questo supera il terzo stadio nella classificazione di Clark, importante per stabilire a che livello è l’espansione del tumore (ecco i sintomi più frequenti che devono far scattare l’allarme).
Non c’è dubbio che sull’utilizzo specifico del farmaco Keytruda c’è ancora da lavorare ma sicuramente questa nuova cura è una iniezione di fiducia per coloro che sono alle prese con stadi avanzati del melanoma e che adesso hanno serie speranze di poterlo vedere regredire, così come è successo in molti dei pazienti ai quali è stato somministrato in fase di sperimentazione
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