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Tumore colon e metastasi polmoni, quale terapia?

Richiesta di Consulto Medico su tumore colon e metastasi polmoni, quale terapia?
“Nel novembre 2010 mia madre veniva operata di tumore al colon con metastasi al fegato operata in sede di primo intervento. Veniva sottoposta a 16 cicli di chemio FU e Oxaliplatino. La prima tac dopo l’intervemto ha evidenziato un nodulo polmonare di cm.1,5 che però non captava neanche alla pet. Rimane in osservazione fino a marzo 2013, quando il nodulo descritto subisce un incremento. Viene operata a giugno 2013 con tecnica VAT. Intervento riuscito. Rimane tranquilla sino a aprile 2014, quando ricompare una recidiva. Viene trattata con radioterapia 36Gy. Tutto si blocca e Rimane tranquilla fino al marzo 2015 quando a seguito di incremento del predetto nodulo si decide per 4 cicli di chemio Avastin e capecitabina. Fatta la tac a maggio 2015 e vista la sostanziale stabilità si decide a Luglio 2015 per una termoablazione. Ripete chemio con protocollo De Gramount e dopo iniziale stabilità della malattia si procede. A seguito incremento della malattia si procede con protocollo CAPIRI per un anno circa. Anche questa volta prima stabilità poi lieve incremento 0.3 mm. Le chiedo, cortesemente, è possibile fare radioterapia su questa lesione già trattata 3 anni fa, ma con dimensioni diverse? Naturalmente la lesione adesso ha delle dimensioni diverse da quelle del 2014. Esiste qualche altro trattamento chemioterapico o trattamento immunoterapeutico da poter fare? Ha fatto una Pet 15 gg. fa che conferma la tac fatta una settimana prima e la malttia è localizzata al polmone e non c’è nient’altro in giro. Preciso che mia madre ha oggi 81 anni ed ha sempre ben reagito ai trattamenti ed fino ad oggi ha degli esami ematochimici buoni, con valori normali. Grazie per la risposta che mi darà.”

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema tumore al colon metastatico ai polmoni

 

 

Risponde il Prof. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti diretti www.ipertermiaitalia.it

 

Gentile Utente, se la lesione e’ singola si potrebbe optare per una valutazione chirurgica. La radioterapia si può tecnicamente eseguire se la zona da trattare non è stata irradiata precedentemente in modo massivo (avendo quindi esaurito la quantità di raggi erogabili). Questo è più comunque valutazione prettamente del radioterapista che ha trattato in precedenza . Per quanto riguarda l’immunoterapia nelle neoplasie primitive del colonretto occorre fare una valutazione istologica dell’espressione di pdl-1 e della stabilità o meno dei microsatelliti ; ad oggi si tratta comunque ancora di un approccio da studio clinico. Certamente di può pensare di eseguire ulteriore valutazione per termoablazione ed in ultima analisi modificare lo schema in chemioterapia aggiungendo a rinforzo della ipertermia capacitiva profonda a radiofrequenza . Cari saluti.

Prof Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

 

 

 

 

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