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Tumore polmone e hiv, quale cura?

Richiesta di Consulto Medico
Buonasera dottore, Scusi il disturbo, la contatto perché abbiamo bisogno di un ulteriore parere medico,visto che quelli che stiamo avendo non risolvono la nostra situazione o meglio non sanno neanche loro (i medici intendo) che fare!il paziente è mio zio malato da tempo di HIV, da qualche mese ha scoperto di avere un carcinoma al polmone,dopo varie broncoscopie tac e drenaggi hanno deciso di operare per esportare la massa,tutto questo spostandolo da un ospedale all’altro!………………….

……………..dopo l’operazione è stato malissimo,ma i medici dicevano che era normale,poi ha avuto la febbre,quindi l’hanno trasferito in un altro ospedale perché dicevano che aveva la polmonite,quindi l’hanno riempito di antibiotici!dopo qualche giorno gli hanno fatto una tac perché zio aveva tanto dolore e hanno visto una macchia nera!ci hanno detto che c’era un’infezione, quindi in realtà la polmonite non l’ha mai avuta,hanno così deciso di fargli l’ennesima broncoscopia dicendo che con quella avrebbero provato a togliere l’infezione e poi analizzato la macchia!la conclusione è che l’infezione si è estesa a tutti gli organi interni e non possono operare perché rischierebbe troppo!ora lui non può fare altri antibiotici perché è molto debilitato non avendo difese immunitarire (essendo portatore di hiv) in più non può neanche sottoporsi a chemioterapia e radioterapia previsti dopo l’intervento di esportazione del tumore!spero di essere riuscita a spiegarmi bene,lei cosa ne pensa?secondo lei c’è qualcosa che possiamo fare?confido in una sua risposta!mi scusi ancora ma siamo davvero disperati!grazie mille Distinti saluti

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema cancro al polmone su paziente con hiv

Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it

Gentile Utente,
per quel che leggo comprendo che si tratta di un Paziente defedato e compromesso dal punto di vista immunitario. Nota positiva in tutto il decorso clinico è che la massa tumorale è stata asportata (sempre per quanto scritto, comprendo asportata macroscopicamente in toto). Se sono stati eseguiti esami di stadiazione (TC total body con mdc e scintigrafia ossea) (ed immagino di si) e non si sono evidenziate formazioni tumorali a distanza (sempre per quanto consentono le metodiche di imaging radiologico) rispetto all’organo di origine, è segno positivo. Al momento attuale il problema maggiore appare superare l’infezione sistemica che si è innescata. Per questo la figura professionale più indicata è l’infettivologo. La valutazione infettivologica per comprendere come poter arginare l’infezione è opportuna ed assolutamente consigliabile.
Cari saluti ed un grande in bocca al lupo per tutto
Dott. Carlo Pastore, oncologo

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