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Mal di schiena: non bisogna prescrivere riposo

Mal di schiena: non bisogna prescrivere riposo. Su questo tutte le linee guida composte internazionalmente e da ogni associazione medica nazionale sono concordi. Ed allora perché vi sono dei medici che si ostinano ancora a prescrivere riposo per i loro assistiti? E’ questa la domanda che si è posta un gruppo di ricercatori della rivista Londra, pubblicando i risultati del proprio studio sulla rivista di settore Pain.

Il riposo assoluto in caso di mal di schiena non è mai consigliabile. Per far sì che il dolore passi e i problemi muscolari si risolvano è bene restare attivi e continuare a svolgere il proprio lavoro appena possibile. Numerose ricerche condotte  a riguardo lo consigliano, suffragate dai risultati ottenuti. Eppure in Inghilterra, per citare l’esempio portato dagli scienziati inglesi, ancora l’80% degli specialisti prescrive del riposo pensando che il movimento possa peggiorare i sintomi e non corroborare la guarigione.  Si parla in particolare delle figure dell’osteopata, il chiropratico ed il fisioterapista: le figure professionali al quale il malato si rivolge subito dopo aver interpellato il proprio medico di famiglia.

Intervistando un ampio campione sanitario i ricercatori dell’ateneo inglese hanno chiesto agli specialisti quante volte avessero verificato l’effettivo luogo e carico di lavoro dei pazienti, se avessero indicato riposo e se avessero insegnato loro degli esercizi da poter fare anche durante l’orario di lavoro per cacciare il mal di schiena. Nel corso dell’indagine è stato anche valutato sei i professionisti coinvolti nella stessa avessero particolari “convinzioni” riguardo il lavoro dei pazienti e se vivessero la propria azione come strumento del raggiungimento della ripresa totale dei loro pazienti.

L’80% di loro, come anticipato, ha ammesso di aver consigliato l’astensione dal lavoro ai pazienti con mal di schiena qualche volta, mentre il 13% ha rivelato di prescriverlo ogni volta. L’83% ha però raccontato di prescrivere esercizi specifici per combattere il disturbo.  Secondo la ricerca i professionisti con maggiore conoscenza sul mal di schiena e sulle linee guida da seguire sono i fisioterapisti, quelli che contestualmente consigliano meno il riposo rispetto agli altri colleghi. Commenta il coordinatore della ricerca Tamar Pincus:

Il mal di schiena è la seconda causa di assenteismo nel nostro Paese . Questi dati indicano che molto potrebbe dipendere dalle false credenze dei professionisti a cui si rivolgono i pazienti. Per ridurre i costi delle assenze dal lavoro e consentire ai pazienti di non “immobilizzarsi”, come consigliano le linee guida, è opportuno che i professionisti offrano consigli adeguati a garantire una buona permanenza in ufficio nonostante il mal di schiena.

Ricordate quindi: chi si ferma è perduto!

Fonte | Pain

Photo Credit | Thinkstock