Dalla natura farmaci contro il cancro. Chemioterapia e rimedi naturali efficaci. Insieme. E’ questo a cui punta la ricerca contro i tumori sfruttando le attuale conoscenze internazionali in questo campo, riunendo i propri sforzi attraverso l’organizzazione Getting to Know Cancer (Conoscere il cancro).
Si tratta di un gruppo di 180 scienziati specializzati che hanno come obiettivo quello di trovare la giusta combinazione di molecole naturali caratterizzate da bassa tossicità da unire alla chemioterapia. Perché? Per essere in grado di colpire il più possibile le cellule del tumore rendendo possibile una remissione per la maggior parte delle tipologie di cancro. Tra gli esperti impegnati in questa crociata figurano anche Gian Luigi Russo e Carmela Spagnuolo dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Isa-Cnr) di Avellino, ed Emanuela Signori dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale (Ift-Cnr) di Roma.
Questa rete di scienziati è finora riuscita a trovare ben 74 bersagli molecolari: attraverso di essi potrebbe essere possibile creare una via diretta per colpire il tumore con più precisione e più a fondo. I risultati di questa ricerca internazionale in più fasi sono stati pubblicati sulla rivista di settore Seminars in Cancer Biology. Spiegano gli studiosi:
Il nostro gruppo di lavoro si è focalizzato sulla genesi, sviluppo, progressione del tumore e ha affrontato l’importante problematica della resistenza ai farmaci, con particolare riferimento alla problematica della resistenza all’apoptosi, cioè quel processo di morte cellulare con il quale si cerca di combattere le cellule tumorali. E’ emersa l’utilità di impiegare sostanze naturali a bassa tossicità, ad esempio la quercetina nella leucemia cronica, in combinazione con farmaci di nuova o vecchia generazione.
Queste procedure aprono ad un approccio differente rispetto a quello conosciuto sia per ciò che riguarda la prevenzione che la terapia di questa malattia. Tra le sostante naturali individuate come utili vi sono la curcumina, la genisteina della soia ed il resveratrolo estraibile dall’uva.
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