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Un composto industriale aumenta il rischio di ammalarsi di Parkinson

I lavoratori esposti al tricoloroetilene (TCE), un prodotto chimico usato per la pulizia di metallo, ma anche nell’industria della componentistica auto, possono essere esposti ad un rischio significativamente più elevato di sviluppare il morbo di Parkinson, secondo uno studio pubblicato oggi, che sarà presentato al 62esimo meeting annual dell’American Academy of Neurology che si terrà a Toronto da 10 al 17 aprile.

Questa è la prima volta che uno studio basato sulla popolazione ha confermato i rapporti dei casi che vedevano l’esposizione al TCE collegata all’aumento del rischio di una persona di sviluppare il morbo di Parkinson. Il TCE è un solvente industriale diffuso che è ancora ampiamente utilizzato per lavare il grasso dalle parti di metallo

ha spiegato l’autore dello studio Samuel Goldman, del Parkinson’s Institute a Sunnyvale, in California, e membro dell’American Academy of Neurology.

Per lo studio, i ricercatori hanno effettuato delle interviste sulle storie di 99 gemelli lavoratori di cui solo uno dei due era affetto dal morbo di Parkinson. Tutti i gemelli considerati nello studio erano uomini e identificati dallo studio su un gruppo di gemelli veterani della seconda guerra mondiale. Gli scienziati hanno considerato le coppie di gemelli nello studio perché sono geneticamente identici o molto simili e sono in grado di fornire un’ideale per la valutazione dei fattori di rischio ambientali.

Lo studio ha rilevato che i lavoratori che erano esposti a TCE avevano cinque volte e mezzo più probabilità di avere il morbo di Parkinson rispetto alle persone non esposte a questa sostanza chimica. Coloro che sono stati esposti alla TCE infatti hanno lavorato in passato in posti come le tintorie, o facevano i macchinisti, elettricisti e meccanici, tutti lavoro in cui si viene a contatto con queste sostanze. Lo studio è stato sostenuto dalle concessioni dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke, dalla Valley Foundation e il James e Sharron Clark Family Fund.

[Fonte: Medical News Today]