Sarebbe stato rintracciato un legame fra l’esposizione ad alti livelli di policlorinati bifenili (PCB), un gruppo di inquinanti tossici impiegati fra l’altro in edilizia, e sesso del nascituro. Infatti, secondo uno studio statunitense condotto all’università di Berkeley e pubblicato sulla rivista Environmental Health, il numero di femmine messe al mondo da alcune donne massicciamente esposte a queste sostanze durante gli anni ’50 e ’60 è particolarmente alto.
I PBC, che comunque sono al bando sin dagli anni ’70, già in passato erano stati associati a problemi del sistema immunitario, riproduttivo, nervoso ed endocrino. Questa ricerca dimostra che le donne più esposte a questi inquinanti avevano il 33 per cento in meno di possibilità di mettere al mondo un maschio rispetto alle altre.