I sintomi del long covid possono prolungarsi in presenza fino a due anni dopo l’infezione. A sottolinearlo è uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Respiratory Medicine e condotto dal China-Japan Friendship Hospital.
Rilevazioni a due anni dal ricovero
I malati, a due anni dal ricovero per Covid 19, hanno mostrato nel 50% dei casi di avere ancora dei sintomi legati all’infezione da coronavirus. E in particolare quelli legati alla debolezza. Non dobbiamo sottovalutare l’impatto che l’infezione può avere sul nostro organismo e per tale motivazione dobbiamo continuare a proteggerci dal contagio il più possibile.
Tornando a parlare dello studio condotto dagli scienziati del China-Japan Friendship Hospital, va sottolineato che il campione di riferimento analizzato è composto da 1192 persone che sono state ricoverate a Wuhan tra il 7 gennaio e il 29 maggio del 2020. Di conseguenza infettati nel corso della prima ondata della pandemia di coronavirus. E quindi perfetti per una indagine sul long covid.
L’età media dei pazienti era pari a 57 anni e a due anni dal ricovero soffriva sintomi del long covid il 52% dei pazienti dopo sei mesi e il 30% a due anni di distanza.
I sintomi del long covid più persistenti
Le manifestazioni del long covid più diffuse? Affaticamento e debolezza, i sintomi principali di questa sindrome. I medici hanno però rilevato anche una peggiore qualità della vita causata da piccoli disturbi legati proprio a questo stato di affaticamento: E ancora disturbi del sonno e salute mentale alterata. Allo stesso tempo i pazienti hanno raccontato di aver avuto una maggiore necessità di ricorrere a interventi di tipo sanitario.
I disturbi del sonno riguardano il 31% dei pazienti intervistati affetti da long covid dopo due anni. Altri sintomi diffusi sono il mal di testa, le vertigini, le palpitazioni e i dolori articolari. Parlando di salute mentale l’11% mostrava sintomi di depressione, il 13% di ansia e il 35% di disagio.
Nonostante il protrarsi dei sintomi del long covid per ventiquattro mesi, gli scienziati hanno sottolineato come sia la salute mentale che fisica dei pazienti è in ripresa. A due anni infatti il numero dei pazienti con la sindrome scende del 68% rispetto al numero di quelli che presentavano sintomatologia a sei mesi dall’infezione. Ha spiegato il principale autore dello studio, il prof. Bin Cao:
Vi è una chiara necessità di fornire un supporto continuo a una parte significativa di persone che hanno avuto Covid-19. E di capire come i vaccini, i trattamenti emergenti e le varianti influenzano i risultati della salute a lungo termine.
Quasi il 90% del campione preso in considerazione era tornato al lavoro a due anni dal ricovero.