Al contrario dell’opinione comune, stare davanti al computer a navigare nella rete, per delle ricerche, per motivi di lavoro o per puro divertimento, non rende tutti noi dell’era informatica un po’ rimbecciliti. Tutt’altro.
Da una ricerca effettuata su un campione di volontari di età compresa tra i 55 e i 76 anni, sembrerebbe che la navigazione sul web aiuti il cervello a mantenersi sano, funzionando come una vera e propria palestra.
Dalla risonanza magnetica effettuata sui volontari è risultato che durante le ore passate su internet, si attivano aree cerebrali frontali e temporali, che solitamente con la semplice lettura non sono solite accendersi.
Si tratta di centri del cervello, responsabili del ragionamento complesso, il cui esercizio aiuta a migliorare le prestazioni cognitive degli adulti.