E’ stato eseguito a Genova, il primo trapianto di cellule staminali mesenchimali adulte per combattere la sclerosi multipla. L’intervento è avvenuto a Genova, lo scorso settembre, su un paziente italiano. La sperimentazione clinica sull’uomo basata su questo tipo di terapia è finalmente partita in via ufficiale. La notizia è arrivata in occasione del Congresso Europeo sul trattamento e la ricerca sulla sclerosi multipla in corso a Lione.
E’ lo stesso studio Mesems che lo scorso giugno aveva dato il via all’arruolamento dei volontari per la sperimentazione umana. E’ stato il coordinatore italiano della ricerca Antonio Uccelli, responsabile del Centro Sclerosi Multipla dell’Università di Genova, a condividere i particolari dell’avvenuto trapianto nel simposio francese. In totale nel corso della ricerca internazionale, verranno trattati 160 pazienti affetti da sclerosi multipla, di cui circa 30 di nazionalità italiana. Ha commentato il professor Uccelli:
[Il paziente]E’ stato arruolato a luglio e le staminali gli sono state trapiantate a settembre. Vorremmo arrivare a ottenere farmaci a base di staminali che riescano a bloccare la malattia e riparare i tessuti danneggiati quando possibile.
Al momento, come ha ricordato lo scienziato in occasione della presentazione, l’obiettivo di questa fase dello studio è quella di rispondere definitivamente ad una domanda precisa: le cellule staminali mesenchimali funzionano realmente contro questa malattia? In caso di risposta negativa, continua l’esperto, almeno si sarà riusciti a gettare le basi per la fine di un “turismo della speranza” nell’ambito della sclerosi multipla.
E’ necessario sottolineare che non tutti i pazienti affetti da questa patologia potranno giovare di questa terapia, e per un semplice motivo: le staminali potranno essere impiegate solamente in coloro i cui tessuti nervosi non sono ancora completamente danneggiati. Per far meglio comprendere il criterio, Antonio Uccelli ha proposto il seguente esempio:
Quando un bosco si infiamma, e il bosco in questo caso è il sistema nervoso del paziente affetto da sclerosi multipla, non è più possibile intervenire. Invece, quando l’incendio ancora non si è esteso, pensiamo sia possibile “spegnere” l’infiammazione grazie alle cellule staminali mesenchimali estratte dal midollo osseo del paziente stesso e speriamo di confermare che esse hanno anche una funzione protettiva e di riparazione dei nervi.
Non resta altro che attendere i risultati del trapianto di cellule staminali.
Centro Sclerosi Multipla Genova
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