Accuse pesanti quelle mosse dal British Medical Journal all’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità): l’influenza A sarebbe una vera e propria truffa, montata ad arte per favorire le industrie farmaceutiche. L’inchiesta è stata condotta dal British Medical Journal (BMJ) e dall’Agenzia di Giornalismo Investigativo di Londra (BIJ) e va ad aggiungersi alla miriade di critiche sollevate da più parti contro l‘Oms per l’allarmismo ingiustificato alimentato intorno alla pandemia del virus A-H1N1.
A destare scalpore, la scoperta di un presunto conflitto d’interessi: alla redazione delle linee guida dell’Oms per le pandemie parteciparono infatti alcuni esperti presenti anche sul libro paga della Roche e della GlaxoSmithKline, due famose case farmaceutiche, impegnate nella produzione di vaccini contro i virus influenzali. E quello dei vaccini è stato un giro d’affari stimato dalla banca JP Morgan tra 5,8 e 8,3 miliardi di euro. Fatto sta che i vaccini acquistati dagli Stati ad un prezzo molto alto giacciono inutilizzati nei magazzini e qualcuno dovrà pur risponderne. Come fanno notare i giornalisti britannici Deborah Cohen e Philip Carter nel loro rapporto, le raccomandazioni sulle pandemie sono state scritte da quattro esperti insieme al «Gruppo di lavoro europeo sull’influenza» (Eswi) ma
ciò che questo documento non rivelava è che l’Eswi è interamente finanziato da Roche e dagli altri produttori di vaccini e che due degli esperti, René Snacken e Daniel Lavanchy, l’anno prima avevano partecipato a eventi finanziati da Roche.
A gettare benzina sul fuoco si ci mette anche il rapporto adottato venerdì scorso dalla Commissione sanità dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che accusa l’Oms di mancanza di trasparenza nella gestione della crisi del virus H1N1 e di aver dilapidato una parte della fiducia che gli europei hanno in questi organismi. A destare sospetti
è soprattutto il passaggio rapido verso il livello 6 della pandemia, in un momento in cui l’influenza dava sintomi relativamente modesti, combinato con il cambiamento di definizione dei livelli di pandemia poco prima dell’annuncio della pandemia H1N1, che ha sollevato preoccupazioni e sospetti nella comunità scientifica.
Il prossimo 24 giugno il rapporto sarà all’ordine del giorno all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e dei suoi 47 stati membri.
[Fonte: Lastampa]