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I vaccini infantili non fanno venire l’autismo

Un nuovo articolo recentemente pubblicato sulla Gazzetta per Specialisti in Infermieristica Pediatrica ha esplorato i casi di vaccinazione, la sicurezza e i sistemi di controllo negli Stati Uniti, dei due più pubblicizzati vaccini teoricamente legati alle esposizioni connesse all’autismo: il Thimerosal, vaccino preservante, e quello MMR, contro morbillo, parotite e rosolia. Una revisione sugli studi pubblicati mostrano che non ci sono convincenti prove scientifiche a sostegno di un rapporto tra vaccini e autismo.

Per definizione, l’insorgenza dell’autismo si verifica prima dei tre anni. Nessuna causa evidente dell’autismo è stata identificata, anche se varie associazioni possibili sono state esaminate. Vi è stato un crescente interesse verso le esposizioni ambientali, comprese le vaccinazioni. Queste sono effettuate il più presto possibile per assicurare che i bambini siano protetti contro le malattie che si verificano nella prima infanzia. Questo periodo coincide spesso con il periodo di tempo in cui l’autismo può essere sospettato o diagnosticato.

Un giornale inglese ha pubblicato circa 10 anni fa un articolo che affermava che la ricezione del vaccino MMR è stata associata con l’autismo. Questa relazione iniziale di una possibile correlazione ricevette grande attenzione, e in Inghilterra, i tassi di vaccinazione MMR crollarono, facendo aumentare il numero di casi di morbillo drasticamente nel decennio successivo.

In risposta a questa preoccupazione, scienziati negli Stati Uniti hanno esaminato le questioni della sicurezza del vaccino e dopo aver eseguito un esame approfondito della letteratura in materia, hanno respinto un rapporto di causalità tra il vaccino MMR e l’autismo. Alla fine la maggior parte degli autori del documento originale britannico hanno chiesto di ritirare l’interpretazione dei loro risultati.

Preoccupazioni sono state sollevate anche sul Thimerosal, un conservante nei vaccini multidose che è stato rimosso dai vaccini nel 2001 negli Stati Uniti e nel 1992 in Danimarca e Svezia. Nonostante l’eliminazione in questi Paesi scandinavi, i tassi di autismo hanno continuato ad aumentare ugualmente. Nemmeno altri studi non sono riusciti a trovare un collegamento. Infine, nel febbraio 2009, la Corte Federale degli Stati Uniti ha sostenuto che il vaccino MMR e i vaccini contenenti Thimerosal non sono stati considerati fattori causali per lo sviluppo di autismo. Nessun pericolo dunque, potete vaccinare i vostri figli senza alcuna preoccupazione.

[Fonte: Sciencedaily]

4 commenti su “I vaccini infantili non fanno venire l’autismo”

  1. Un abstract dal blog del Dr. Stafano Montanari: i punti critici dei vaccini.

    A. Il contenuto di particelle solide e inorganiche nei vaccini analizzati.

    B. I controlli realmente effettuati a livello di produzione e di controllore istituzionale.

    C.La dichiarazione mancante di tutti i componenti, indipendentemente dalla loro quantità.

    D. Un’informazione che i medici stessi, responsabili in prima persona della somministrazione, ignorano (spesso senza nemmeno sapere d’ignorarla) a dispetto della raccomandazione ipocritamente ufficiale di non iniettare il vaccino a soggetti allergici ad uno o più componenti. Come sia possibile fare questo se nessuno sa che cosa ci sia in quelle fiale resta misterioso.

    E. L’informazione data non solo al grande pubblico ma anche ai medici i quali dimostrano oggettivamente nella stragrande maggioranza dei casi un’ignoranza allarmante.
    La somministrazione di vaccini praticata illegalmente (per esempio, la vaccinazione esavalente al posto della tetravalente).

    F. Il comportamento minaccioso e/o ricattatorio delle istituzioni non solo verso chi non vuole vaccinare i figli ma anche verso chi pretende informazioni veritiere.

    G. La vaccinazione praticata su soggetti che non possono beneficiarne per età (es. i neonati o i vecchi) o perché già immuni o per particolari condizioni immunologiche.

    H. La vaccinazione praticata su soggetti malati (addirittura bambini in preda a convulsioni, come più volte denunciato).

    I. L’obbligo mai rispettato e mai sanzionato dei medici di denunciare le reazioni avverse post-vaccinazione.

    L. L’informazione ai genitori che devono allertare il medico e pretendere che le eventuali reazioni avverse siano debitamente segnalate e registrate.

    M. La mancanza di dati epidemiologici affidabili sugli effetti reali dei vaccini sia per quanto riguarda le reazioni avverse sia per quanto riguarda la loro reale attività.

    CON QUESTE PREMESSE SIETE ANCORA INTENZIONATI A FARE VACCINARE I VOSTRI FIGLI ?

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