Vaccino Moderna e J&J: l’Ema lancia due nuovi avvisi in merito a un paio di effetti collaterali che seppur rari, è giusto che vengano citati nel bugiardino delle formulazioni. Scopriamo insieme di cosa si parla.
Effetti molto rari ma informazione importante
La vaccinazione contro il covid -19, condotta attualmente in Italia in via esclusiva con Pfizer e Moderna, è stata e rimane l’unico vero strumento con il quale combattere in modo efficace la mortalità e le forme gravi di questo virus. Con il passare dei mesi le diverse segnalazioni in merito a reazioni avverse consentono di poter preparare le persone anche a eventuali rari effetti collaterali.
Per questo motivo l’annuncio dell’Ema in merito alla possibilità di comparsa di vasculite dei piccoli vasi con J&J e di sindrome da perdita capillare per quel che riguarda Moderna non devono essere accolte con timore, ma come segno di un sistema che promuove in ogni momento la salute del cittadino. Come accade con qualsiasi altro farmaco che utilizziamo ogni giorno.
Per quel che concerne il vaccino anticovid della Johnson & Johnson, il Comitato di farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato di aggiungere al bugiardino del farmaco come “possibile effetto collaterale di frequenza sconosciuta“, la vasculite dei piccoli vasi con manifestazioni cutanee: parliamo di una infiammazione dei vasi sanguigni della pelle che può dar vita a manifestazioni cutanee con puntini rosse e macchie sulla pelle e lividi. Di solito si risolve tutto con il tempo grazie a una terapia di supporto. Su 42,5 milioni di dosi sono stati segnalati 21 casi e 10 sono stati collegati al vaccino, di cui 8 occorse appena dopo la somministrazione.
Raccomandazione per vaccino Moderna
Per quel che riguarda il vaccino Moderna, l’Ema, sempre attraverso il suo Comitato di Farmacovigilanza, ha suggerito di aggiungere un’avvertenza relativa alle riacutizzazioni di sindrome da perdita capillare (Cls) in seguito alla somministrazione del vaccino. Si parla di una condizione molto rara e grave che causa la fuoriuscita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni dando vita in modo rapido a gonfiore di braccia e gambe, causando un improvviso aumento di peso, calo dell’albumina nel sangue, bassa pressione sanguigna e ispessimento del sangue nonché svenimenti.
L’Ema ha studiato 55 casi segnalati sul totale di 559 milioni di dosi di Moderna e 2 miliardi di dosi di Pfizer somministrate e sebbene non vi siano abbastanza prove per “stabilire un’associazione causale tra i due vaccini e l’insorgenza di nuovi casi di Cls” gli esperti hanno deciso di consigliare l’inclusione di un’avvertenza nel bugiardino della formulazione di Moderna per far sì che i sanitari e i pazienti siano consapevoli del possibile rischio di riacutizzazione di Cls. La motivazione sta nel fatto che “alcuni casi di riacutizzazioni Cls indicavano un’associazione con Spikevax, mentre i casi segnalati dopo la vaccinazione con Comirnaty non supportavano tale associazione“.