Nuovo caso di ebola. Dopo mesi di silenzio si riaffaccia lo spettro della malattia in Sardegna. Ad esserne , vittima è un infermiere di 37 anni della cittadina di ritorno dalle zone africane colpite dalla patologia.
L’uomo è stato ricoverato nel pomeriggio dell’11 maggio nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Sassari, recentemente aggiornato per poter afforntare qualsiasi tipo di emergenza. Il primo bollettino medico sulle condizioni dell’uomo è stato reso noto qualche ora fa ed al momento non vi è preoccupazione tra i sanitari, i quali hanno atteso i risultati delle analisi del sangue dell’uomo, spedite al centro di riferimento per la malattia di Roma, lo Spallanzani. Quello dove il paziente è stato ricoverato è l’unico reparto che possa ospitare eventualmente un paziente affetto da ebola nella parte nord dell’isola.
L’allarme è scattato nel pomeriggio di ieri a causa della compatibilità dei sintomi sperimentati dall’uomo con il virus dell’ebola. Il paziente era tornato meno di una settimana fa in Italia dopo aver passato come volontario alcuni mesi in Sierra Leone per aiutare la popolazione affetta dalla patologia. I medici inizialmente non escludevano un falso positivo o una diagnosi di malaria. E’ stato lo stesso infermiere, conscio della sintomatologia, a richiedere assistenza, spiegando la sua storia ed indicando che si sarebbe potuto trattare di ebola. L’uomo presentava un leggero malessere dopo il suo rientro in Italia, ma conscio dei rischi di un eventuale contagio da ebola si è autoimposto una quarantena: ha immediatamente contattato il 118 spiegando la situazione quando la febbre è schizzata a 39,2. Ricordiamo che tra i sintomi dell’ebola vi sono febbre alta, mal di testa, vomito.
Essendo stata allertata dall’infermiere stesso, la squadra di primo soccorso che si è recata a prenderlo ha potuto dare il via ai necessari protocolli di protezione per il suo trasporto. L’uomo è stato trasportato a Roma per essere curato.
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