È ancora presto per parlare di influenza stagionale, tuttavia le sindromi para-influenzali non si sono fatte attendere con febbre e dolori muscolari, costringendo molti italiani a letto. La vera influenza, come avvisa lo scienziato del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, arriverà solo quando il freddo diventerà più intenso e prolungato.
In questo momento, dunque, complici soprattutto gli sbalzi di temperatura, sono in aumento le sindromi para-influenzali, che colpiscono l’apparato respiratorio con sintomi simili all’influenza o al raffreddore, ma con cause diverse. L’agente infettante può essere sempre un virus, infatti, ma di genere differente. Il virus influenzale appartiene alla famiglia degli Ortomixovirus, mentre quelli parainfluenzali appartengono alla famiglia dei Paramixovirus. Negli adulti i sintomi sono generalmente più blandi (tosse, congestione, rinorrea, mal di gola) mentre nei bambini piccoli possono essere più gravi perché colpiscono anche il tratto respiratorio inferiore, la cui manifestazione più pericolosa è la laringo-tracheo-bronchite acuta, con grave ostruzione delle vie respiratorie.
Il virus dell’influenza vero e proprio non è ancora arrivato, il picco, infatti, è atteso nelle prime 2 settimane di febbraio e una coda tra marzo e arile, ma la prevenzione è già iniziata. I vaccini, infatti, sono già in corso di distribuzione dal 15 ottobre presso Asl e farmacie. Come ha precisato Pregliasco si tratta di un vaccino trivalente, ma si sta lavorando affinché sia disponibile anche in Europa un vaccino quadrivalente come in America, che contenendo 4 ceppi di virus potrà garantire una maggiore protezione. Bisogna ricordare che l’immunità si sviluppa dopo circa 2 settimane dalla vaccinazione e che alla somministrazione del vaccino può seguire qualche sintomo similinfluenzale del tutto normale. Quest’anno, inoltre, la vaccinazione è raccomandata anche per i bambini dai 6 mesi in su affetti da malattie croniche. Come sempre, quando si parla di vaccini, si discute anche dei loro potenziali rischi per la salute. Esiste, infatti, un coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni che raccoglie chi non condivide questa scelta.
Photo Credit| Thinkstock