Il terzo caso di meningite registrato in Toscana negli ultimi otto giorni ha indotto l’Asl 10 di Firenze a illuminare tutti su quelli che possono essere i sintomi, le terapie possibili e i vaccini per prevenire questa malattia che nei suoi casi più gravi può portare anche alla morte.
Sintomi della meningite
La meningite è una infezione batterica o virale che causa l’ infiammazione delle membrane che coprono il cervello e il midollo spinale. Ha un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni e i sintomi sono ben precisi: febbre alta, mal di testa forte, vomito, rigidità della testa. E ancora agitazione e senso di torpore generale. Se è vero che i sintomi sono facilmente confondibili con quelli dell’influenza, è anche vero che ci sono alcuni tipi di meningite che fin da subito presentano una situazione critica da non sottovalutare.
Terapie per curare la meningite
L’Asl 10, nel suo comunicato ufficiale, soprassiede sulla distinzione tra i diversi tipi di meningite in circolazione, alcuni dei quali (purtroppo) fulminanti per chi ne viene colpito. Tuttavia indica nella terapia di antibiotici, la strada migliore da percorrere per curare in modo efficace questa malattia che, se curata tempestivamente, può avere un decorso favorevole.
Vaccini per la meningite
I ceppi di meningococco più comuni in grado di provocare la malattia sono il B ed in misura minore il C (era di metà dicembre la triste notizia secondo cui era stato il meningococco Y a provocare la morte di un bambino di appena cinque anni a Roma). Ad oggi ci sono vaccini in grado di proteggere da questi ed altri ceppi di meningococco (A, Y e W135, per esempio). E proprio per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione della meningite, alcune regioni hanno inserito il vaccino contro il ceppo B tra quelli consigliati ai bambini giunti al primo anno di vita: in questi casi il vaccino contro la meningite viene somministrato gratuitamente.
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