Il prossimo 30 novembre 2013 si celebrerà la V Giornata Nazionale Parkinson. Ancora una volta si è sentita la necessità di focalizzare gli sforzi nei confronti di un’informazione il più possibile accurata e comprensibile sulla malattia. Non dobbiamo dimenticare infatti che la conoscenza è il primo passo per un approccio consapevole alla patologia.
Lo stesso ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nel corso della conferenza stampa di presentazione della Giornata ha sottolineato l’importanza di una comunicazione sul tema il più possibile chiara e precisa, per creare un vero e proprio “punto di riferimento” per i pazienti. Come si ottiene tutto questo? Grazie all’Osservatorio Nazionale Parkinson, vera e propria risposta italiana al protocollo europeo sull’invecchiamento attivo. Presentata in concomitanza con la giornata, la piattaforma online relativa all’osservatorio verrà “varata” nel 2014.
Uno strumento che si adatti alle esigenze del cittadino nell’affrontarne i sintomi ed alla sua preparazione ma che al contempo favorisca uno scambio tra esperti e la promozione della conoscenza scientifica basata sui vari traguardi raggiunti dalle ricerche in atto impegnate nel trovare una cura. Non dobbiamo dimenticare che il Parkinson colpisce solo in Italia circa 230mila persone che spesso vedono la loro qualità di vita calare drasticamente. Come sottolinea il prof. Giovanni Abbruzzese, il presidente di Limpe (Lega Italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson, le sindromi extrapiramidali e e le demenze, N. d.R.), uno dei partner coinvolti nell’organizzazione della Giornata Nazionale Parkinson:
Sebbene si stimi che il 70% dei soggetti parkinsoniani abbia più di 65 anni vi è un dato ormai assodato che mostra come oggi l’età di insorgenza della malattia si stia abbassando: 1 paziente su 4 ha meno di 50 anni e il 10% ne ha meno di 40.
Nessuno quindi, almeno in teoria è al sicuro. E questo deve portate tutti quanti ad avere la possibilità di poter contare su qualsiasi strumento efficace per affrontare la malattia. L’assistenza sanitaria, la conoscenza della malattia e i progressi della ricerca scientifica sono fattori che non possono essere decontestualizzati. Non abbiate mai paura di informarvi sul Parkinson. E’ importante.
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