Improvvisi e ricorrenti problemi di memoria? Attenzione, un ictus potrebbe presto bussare alla vostra porta. Ovviamente non dovete preoccuparvi se dalla stanchezza dimenticate dove avete poggiato le chiavi dell’auto . Ma dovete fare attenzione alla frequenza con la quale dimenticate le cose ed alla “grandezza” dell’ amnesia: se si tratta di un problema che si ripete da un po’, è bene verificare lo stato di salute del vostro apparato cardiocircolatorio.
Almeno stando a ciò che indica lo studio presentato in questi giorni presso la conferenza sul tema dell’American Stroke Association di New Orleans, il quale sostiene che una situazione del genere possa rappresentare il segnale di un ictus in arrivo. La ricerca è stata condotta dagli scienziati della Harvard School of Public Health dell’Università di Boston (Usa) , i quali hanno rilevati che le vittime di ictus, decedute dopo il presentarsi dell’ictus, sono state oggetto di perdita di memoria grave negli anni precedenti la sua manifestazione, rispetto alle persone che ne sono sopravvissute o che non ne sono rimaste mai vittime. Come ha spiegato uno degli autori dello studio, il dott. Qianyi Wang:
Siamo stati molto sorpresi nello scoprire che le persone morte dopo un ictus hanno avuto una netta perdita di memoria anni prima dell’insorgenza dell’ictus.
Per giungere ai risultati finali del loro studio, i ricercatori hanno studiato la vita medica di 12mila persone di età media pari a 50 anni per 10 anni. Ogni due anni i partecipanti alla ricerca si sono sottoposti ad un check up completo per verificarne un eventuale declino cognitivo o perdita di memoria. All’inizio dello studio, nessuno dei partecipanti presentava una storia medica comprendente un ictus.
Nel corso dei dieci anni sono stati registrati 1.820 casi di ictus, di cui 364 fatali. E tutti i casi sono occorsi durante il periodo intermedio tra l’una e l’altra analisi. Chi è sopravvissuto all’ictus e chi non l’ha subito è stato sottoposto ad un confronto di tipo annuale della perdita della memoria, secondo parametri standard applicabili in questo caso.
I dati raccolti hanno mostrato come si verifichi un calo repentino medio della memoria poco prima che la persona fosse colpita dall’ictus. Più la perdita di memoria è stata ampia, più l’ictus è risultato fatale.
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