Il 21 settembre si celebra la XX Giornata Mondiale dell’Alzheimer, una malattia neurodegenerativa tra le più invalidanti, che colpisce prevalentemente gli anziani (over 65 anni), ma può colpire anche a 30, 40 e 50 anni. In Italia ne soffrono circa 500mila persone, nel mondo 18 milioni, tuttavia ci sono ancora poche possibilità di trattamento, per lo più limitate alla sintomatologia.
Il morbo di Alzheimer è una malattia insidiosa, che distrugge poco alla volta le cellule cerebrali, rendendo via via l’individuo che ne è affetto incapace di una vita normale. Questa patologia, infatti, è causata dalla degenerazione progressiva e irreversibile dei neuroni, le cellule nervose che costituiscono le unità funzionali del cervello. L’esordio è subdolo, spesso difficilmente riconoscibile anche alle persone più vicine al paziente. Attualmente non esiste una cura e nemmeno una terapia preventiva, ma solo farmacologica, per quanto la ricerca in questo campo abbia fatto molti passi in avanti, riuscendo ad indentificare alcuni meccanismi che sono alla base della patologia.
La Giornata Mondiale dell’Alzheimer, organizzata dalla Federazione Alzheimer Italia, è un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche e soprattutto le istituzioni che continuano a sottovalutare la malattia poiché le risorse dedicate alla cura, ai servizi, all’assistenza e alla ricerca sono insufficienti. Le patologie degenerative, tra cui l’Alzheimer, sono oramai un problema di salute pubblica, senza contare che l’invecchiamento della popolazione porterà ad un incremento progressivo dei malati. Ma l’Alzheimer è anche una malattia sociale. I principali ostacoli per le persone con demenza e coloro che le assistono sono proprio lo stigma e l’esclusione sociale. Molti malati, ma gli stessi familiari, lamentano di essere evitati o trattati in modo diverso.
In occasione della Giornata Mondiale della malattia si terranno in tutta Italia numerose manifestazioni. Visionate la pagina della Federazione Alzheimer Italia per conoscere tutte le iniziative organizzate sul nostro territorio. Se avete bisogno di informazioni o desiderate parlare con qualcuno potete
Via| Federazione Alzheimer Italia; Photo Credit| Thinkstock