La depressione è una delle malattie più complicate da trattare. In molti casi è difficile da individuare, in altri, una volta individuata, non la si riconosce nemmeno come una patologia. E come spesso accade in periodi di confusione, ogni medico la cura come meglio crede. Spesso accade che i medici arrivino a prescrivere un farmaco specifico e pensano di aver risolto il problema.
Utilizzare gli antidepressivi fa stare più tranquilli i familiari, anche se il farmaco dato al paziente non è adatto per lui. Non per tutte le persone infatti questi composti chimici vanno bene. C’è chi reagisce male solo dal punto di vista psicologico, chi invece ha una sorta di rigetto fisico. Fortunatamente, i giorni di prove, errori e congetture in questo particolare settore potrebbero star volgendo al termine.
Un nuovo test medico, chiamato test biomarker, sembra aiutare a predire la risposta di un paziente a un antidepressivo specifico. Il test non è invasivo, indolore e veloce, e richiede solo circa 15 minuti. Sei elettrodi (che misurano l’attività del cervello) sono collocati sulla fronte e sui lobi delle orecchie (non fanno male, sono solo dispositivi di misurazione), e misurano così tanti parametri che nemmeno il miglior medico al mondo potrebbe predire.
Ecco che cosa lo studio ha rilevato:
73 soggetti a cui è stato assegnato in modo casuale e continuo l’escitalopram sono stati monitorati per 49 giorni per vedere se i loro risultati corrispondevano alla previsione del biomarker ATR. L’ATR aveva previsto sia la risposta che la remissione con un tasso di precisione del 74%, molto più alto rispetto a qualsiasi altro metodo a disposizione. I ricercatori hanno anche scoperto che potevano prevedere se i soggetti erano più inclini a rispondere a un antidepressivo diverso come bupropione, noto anche come Wellbutrin XL.
Quindi, anche se questo test ha lavorato solo su due farmaci – Lexapro e Wellbutrin XL – è un buon inizio in questo settore. E mentre il 74% può non sembrare elevato, è molto meglio dell’attuale strategia di prescrizione di prova ed errore, in cui solo un terzo dei pazienti che rispondono al farmaco antidepressivo selezionato casualmente rispondono bene alla cura.
Questo test dimostra anche il probabile esito di esami medici per gravi disturbi mentali come la depressione clinica. Piuttosto che le analisi del sangue tradizionali, è molto più probabile vedere questi tipi di dispositivi di misurazione delle onde cerebrali in un futuro prossimo. Tali dispositivi aiutano raccogliere dati su come il nostro cervello funziona e reagisce, senza aghi o dolore.
[Fonte: Livescience]