Ogni estate riemerge la triste questione relativa all’abbandono degli animali: cosa spinge tante persone a farlo? Follia, stupidità, insensibilità, cattiveria. Lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, parla di miopia emotiva, per la maggioranza dei casi. Che significa?
Lo specialista definisce la miopia emotiva come un rifiuto delle emozioni, tale da portare le persone ad abbandonare cani e gatti con nonchalance. Gli animali in generale offrono amore a chi li accudisce e sono quanto di più importante ci possa essere per donare affetto ai piccoli e soprattutto agli anziani, che molto spesso si ritrovano soli e vengono letteralmente salvati dalla presenza di un amico a quattro zampe. Chi non arriva a comprendere l’amore incondizionato che cani e gatti possono donare a chi li accoglie porterebbe molte persone a privarsi senza alcun tipo di remora degli animali. Insomma la Psicologia umana svolgerebbe un ruolo essenziale per capire un gesto così infondato. Spiega l’esperto in psichiatria:
Gli animali mettono in contatto emotivamente i bambini, danno sostegno, accudimento e affetto agli anziani, prevengono la solitudine e ci fanno ritrovare nei momenti difficili il piacere di amare. Ecco perché abbandonarli significa cadere vittima di una miopia che non fa vedere le emozioni che gli animali sono in grado di regalare all’uomo
Basti pensare alla pet therapy. Più che di miopia, in molti casi, parlerei anche di cecità, incapacità di provare affetto vero (si definisce anaffettività): perché effettivamente queste persone non si rendono minimamente conto delle conseguenze del proprio gesto, non solo nei confronti dell’animale domestico, ma anche per l’aumento del rischio di incidenti stradali (per i cani liberati sulle strade). Ma a rimetterci sono loro! Inconsapevoli di quanto un cane possa aiutare in caso di solitudine o autostima, e di come avrebbero potuto trarre beneficio, anche e soprattutto in vacanza, nel portare a spasso Fido!
Questa miopia emotiva ogni anno miete moltissime vittime tra gli animali: sono tanti, ancora oggi, gli amici a quattro zampe che si ritrovano senza una casa agli inizi dell’estate perché i loro padroni decidono improvvisamente di poter fare a meno di loro.
Conclude lo psichiatra Michele Cucchi:
L’abbandono degli animali in estate è una aberrazione nel regno degli animali in cui l’uomo dovrebbe essere la forma di massima evoluzione
Come non condividere?
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