La depressione è una malattia molto insidiosa e dalle numerose manifestazioni. Vediamo insieme quali sono i suoi principali sintomi per imparare a riconoscerla ed a curarla in tempo.
Questa patologia possiede ancora molti lati oscuri che la medicina ancora non è in grado di gestire. E’ molta la confusione che gira attorno alla depressione. Quel che bisogna imparare a fare è saper distinguere la classica giornata no dalle prime manifestazioni della malattia. Il malumore, la debolezza e la noia non fanno esclusivamente parte della sintomatologia della depressione: essi possono essere anche sinonimo del sopraggiungere di un attacco d’ansia o di semplice stanchezza. Ecco quali sono i sintomi tendenzialmente legati alla patologia:
- Disturbi del sonno tra i quali ipersonnia, insonnia o numerosi risvegli nel corso della notte
- Aumento o diminuzione dell’appetito
- Perdita o aumento di peso
- Mancanza o eccesso di energie
- Agitazione
- Fatica costante
- Sensi di colpa continui e senza motivo
- Pensieri di suicidio
- Attacchi d’ansia
- Tristezza persistente
- Sensazione di vuoto
- Visione pessimistica della vita
- Disperazione
- Difficoltà a concentrarsi
- Problemi di memoria
- Perdita di interesse
- Calo della libido
- Incapacità di prendere decisioni
- Dolori ed altri sintomi fisici senza causa
Questo è un quadro abbastanza esauriente dei sintomi con i quali la depressione si può manifestare. E’ importante verificare la durata della sintomatologia e la ricorrenza della stessa. Essa deve essere presente per buona parte della giornata, quasi tutti i giorni e per almeno, secondo gli esperti, due settimane consecutive.
Essere in grado di riconoscere i sintomi della depressione, dà modo di raggiungere nel più breve tempo possibile una diagnosi al fine di trovare grazie all’aiuto di uno specialista, una terapia efficace che porti alla guarigione. Non dobbiamo dimenticare che la depressione è una delle malattie più diffuse al mondo, tanto da aver portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a studiarla con cura ed a sostenere che entro il 2020, sarà la seconda causa di disabilità più diffusa al mondo.
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