Qualche giorno fa avevamo indicato nella musica un rimedio all’ansia ed un aiuto nella terapia del dolore. Ma l’espediente non serve solo per questo, e soprattutto non tutta la musica funziona allo stesso modo. E certo che la musica classica e l’heavy metal non danno lo stesso effetto, e per stabilire questa distinzione più netta tre psicologi americani hanno realizzato una sorta di playlist per ogni esigenza.
A volte alcuni di questi brani possono funzionare ancor meglio dei medicinali. Ad esempio Imagine di John Lennon è stato scoperto che agisce sul cervello come la dopamina, spesso stimolata chimicamente. E la tipica musichetta del film Psycho? Noradrenalina, o l’ormone dello stress. Per questo far sentire la seconda a chi soffre di ansia non fa per niente bene, e sarebbe molto più consigliabile fargli ascoltare la canzone dell’ex Beatle.
I tre autori Galina Mindlin, Don Durousseau e Joseph Cardillo hanno così deciso di scrivere un vero e proprio libro intitolato “10 modi per cui la vostra musica favorita può rivoluzionare la vostra salute, memoria, organizzazione, attenzione e molto di più”, e noi ve ne possiamo fornire un estratto.
Ad esempio per ottenere lo stesso effetto di alcuni tranquillanti basterebbe ascoltare canzoni come Imagine o Every Breath You Take dei Police, New York New York di Liza Minelli, o Here Comes The Sun sempre dei Beatles. Il segreto è nel ritmo ed in quella melodia che rallenta il battito cardiaco, “rapisce” la mente e coinvolge l’ascoltatore che per quei 3-4 minuti si dimentica dei problemi e si rilassa. Un effetto che sul corpo dura molto di più.
Se invece avete bisogno di stimolanti, mettete nel cassetto le pillole e provate con qualche brano dei Rolling Stones, degli U2 (consigliata Pride) o dei Black Eyed Peas, in sostanza canzoni ad alto ritmo che però non sono martellanti ma, appunto, stimolanti, di quelle che quando si ascoltano non è possibile star fermi.
[Fonte: Repubblica]
Photo Credits | Thinkstock